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Martedì…da paura
di Giovanni Della Pietra

 

Nel primo turno infrasettimanale della Serie A 2025/26, che coincide con la 9^ giornata di campionato, il Napoli è ospite al Via del Mare di Lecce. La gara termina 0-1 in favore dei partenopei, con la rete decisiva di Anguissa nella seconda frazione di gioco.

Highlights
1Il Napoli tenta la partenza sprint per impensierire subito il Lecce: all’11′, tiro dal limite di Gilmour, deviato in angolo. Conclusione da fuori area anche per i giallorossi con Berisha. Triangolo vincente degli azzurri in area per liberare il tiro di Oliveira, ma Falcone si oppone. La ripresa di gioco è numericamente più avara di emozioni, ma dal notevole peso specifico. Al 54′, Collu concede un calcio di rigore per il Lecce per tocco di mano di Juan Jesus: Milinković-Savić neutralizza la conclusione di Camarda. Al 68′, il Napoli passa in vantaggio con la girata di testa di Anguissa sull’ottima punizione di Neres, per il decisivo 0-1.

Il punto Della Pietra
Lecce – Napoli è una gara a tema halloween: ognuna delle compagini si avvicina alla gara del Via del Mare con i piedi di piombo. Il Lecce affronta i Campioni d’Italia, che hanno ritrovato fiducia e sono pronti a proseguire il loro cammino.2 Il Napoli deve andare nella tana dei lupi salentini, dove storicamente ha sempre dovuto sudarsi ogni punto, con innumerevoli infortunati e aggregati acciaccati: quindi pronto l’effetto scivolone dopo la sbornia emozionale della gara contro l’Inter. Ma andiamo per gradi: Di Francesco schiera il Lecce con il suo ormai canonico 4-3-3, con una chance per il giovanissimo Camarda, supportato da Banda e Pierotti, uomo tattico di DiFra. Mister Conte si schiera in maniera speculare, con il modulo che tante gioie aveva portato nella scorsa trionfale stagione. Gli undici titolari non sono i soliti noti: fuori per infortunio KDB, Lobotka, Meret e Lukaku; riposano Neres, Spinazzola e McTominay, subentrano quindi Lang, Elmas e Oliveira. Si rivedono in panchina Højlund e Rrahmani. Partenza sprint degli azzurri che provano ad incanalare la gara sui giusti binari, sfiorando la rete due volte con Politano e con Oliveira. Non è lo stesso copione nella ripresa, dove il Lecce impensierisce non poco i partenopei, conquistandosi anche il penalty, che spaventa gli azzurri: salva, però, Milinković-Savić. Sblocca la gara – l’ormai solito – Zambo Anguissa che di testa supera Falcone.
Negli ultimi minuti, i salentini reagiscono in maniera furente e gli azzurri annaspano, portando ad una sfuriata di Conte: ma i giallorossi non portano alcun pericolo concreto alla porta di Milinković-Savić, se non un tiro rivedibile di Coulibaly.
Il Lecce dimostra ancora una volta che davanti ai propri tifosi resta una squadra rognosa ed arcigna, in pieno stile DiFra. Proverà a sfruttare le prossime gare al Via del Mare per mettere punti in cascina.

Un Napoli in emergenza vince, pur senza convincere del tutto, ma in un calendario saturo come quello degli azzurri anche queste gare fanno la differenza.

Pagelle
3Camarda 5: A 17 anni ha il coraggio di prendersi il pallone e posizionarlo sul dischetto, ma quando alza lo sguarda c’è una montagna serba che gli occupa la visuale. Tira, ma si lascia ipnotizzare. In clima di errori VAR e litigate quasi programmate, la sua disperazione è uno dei sentimenti più genuini che si possano vedere in campo: guardiamo oltre, ci sono tante nuove pagine da scrivere!
Anguissa 7.5: Giganteggia già dai primi minuti costringendo DiFra ad una revisione tattica. In fase di assedio, ci mette la testa per sbloccare una gara che stava prendendo una strada complicata. Ha delle leziosità in momenti impensabili della partita che fanno impazzire Conte: “Hey amigo, i campioni sono così!”
Milinković-Savić 7: Il portiere serbo non viene tanto impegnato, ma è presente nel momento decisivo: aggiunge Camarda alla lista dei rigori parati, tra cui figura gente del calibro di Pulisic, Retegui, Džeko ed Insigne. To be continued!
Lucca 6: Come quell’alunno sempre impreparato, che all’improvviso mostra tutta la voglia: va incoraggiato! Gioca bene di sponda e apre il gioco tendenzialmente sempre verso destra. Commette qualche fallo di troppo. Qualcuno però dovrebbe rammentargli che di mestiere è un attaccante e certi palloni vanno arpionati. In crescita!

Arbitro
Collu 6: La sua valutazione è fortemente influenzata dal periodo nero dei fischietti italiani, che avevamo ampiamente pronosticato ed analizzato. Il fischietto di Cagliari compie una prestazione tutto sommato positiva, scegliendo un metro di giudizio coerente. Si perde, però, un giallo per l’intervento duro di Pierotti su Oliveira. Capitolo calcio di rigore: ineccepibile l’assegnazione con aiuto del VAR, difficile vederlo live in quel marasma di maglie. Una postilla sull’announcement: nonostante Juan Jesus allarghi indiscutibilmente il volume corporeo, sicuri che quella fosse una posizione innaturale? Regolare la parata di Milinković-Savić.

Nola, 30 ottobre 2025