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 Le leggi fondamentali del tango

di Cristina Iavazzo

Con l’affermarsi del tango nella società, appare subito chiaro che a prendere il sopravvento è il corpo fatto di sangue, carne e desiderio. Ciò che più sorprende i ballerini è l’inatteso quanto impetuoso ritrovarsi abbracciati anche tra due perfetti sconosciuti, per poi fondersi in un tutt’uno. Ed è proprio in questa fase che emerge la necessità dei due di rimanere abbracciati e di prendere così le distanze dagli spiacevoli avvenimenti che caratterizzavano la società della prima metà del XX secolo. Nessun’altro ballo ha mai toccato l’animo umano così in profondità, ed è probabilmente questa la ragione del suo successo planetario. La sua struttura ritmica, caratterizzata da tempi lenti che si succedono a tempi veloci, ha dato origine ad una miriade di interpretazioni personali e ad una grande varietà di stili. La posizione iniziale della coppia li vede abbracciati a formare un triangolo: uniti nel corpo fino alle gambe, in un’equilibrio precario che li spinge a stare sugli avampiedi. Spetta all’uomo la guida della coppia e alla donna il compito di seguirlo, ed è questa l’unica caratteristica che lo accomuna con gli altri balli. Non bisogna però cadere nel luogo comune che il tango sia una danza maschilista e che alla donna spetti un ruolo meramente passivo: ella deve ascoltare i segnali del partner, percepirne i movimenti ed interpretarli. Anche per questo l’abbraccio nel tango assume un ruolo fondamentale: attraverso di esso è più facile percepire l’altro. La vera sensualità di questo ballo non consiste però nell’abbraccio, ma nell’intesa intima che deve crearsi tra uomo e donna affinche la coppia possa funzionare ed il tango possa avvenire, cosa che può realizzarsi anche con un perfetto sconosciuto. Altre caratteristiche del tango sono: imprevedibilità ed improvvisazione. L’uomo crea, inventa al momento una sequenza ascoltando la musica e la donna lo segue con eleganza. Proprio per questo ella viene chiamata seguidora. Ogni volta che cambia la musica, cambiano l’emotività e lo stato d’animo, e quindi egli crea un tango diverso. Ovviamente per lasciarsi trasportare dalla musica bisogna possedere la tecnica che è però anche legata al modo di interazione col partner, in un gioco di coppia fatto di intuizione, intesa, creatività ed armonia. L’abbraccio è quindi il punto di partenza necessario alla comunicazione e all’intesa della coppia, il cui scopo è quello di percepire, comprendere lo stato emotivo del partner. Solo così si potrà dire di aver compreso il meraviglioso linguaggio del tango, per poi ballarlo con il cuore.

Napoli, 7 maggio 2014