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Il minuto che cambiò il campionato
di Giovanni Della Pietra

 

Il posticipo serale della 23^ giornata di Serie A vede in programma il Derby del Sole: allo stadio Olimpico, è Roma – Napoli. La sfida termina con un pari acciuffato nel recupero per i giallorossi, che rimontano la rete di Spinazzola, con la conclusione volante di Angeliño, decretando il punteggio di 1-1.

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Highlights
Prima parte di gara principalmente di studio, da cui emergono le occasioni poco incisive di Lukaku e di El Shaarawy. Sblocca il match il gol dell’ex Spinazzola, che sul lancio lungo di Juan Jesus, beffa con il pallonetto Svilar, il quale aveva sbagliato i tempi di uscita. Reagisce allo scadere del primo tempo la Roma con il colpo di testa di Ndicka, su cui para Meret.
Il Napoli sfiora il raddoppio, all’alba della ripresa, con la combinazione Anguissa-McTominay. I giallorossi, invece, si rivedono con una doppia occasione da calcio di punizione di Paredes. All’ultima azione della partita, Saelemaekers entra in area indisturbato e trova il cross per Angeliño che con una conclusione volante sigilla l’1-1.

Il punto Della Pietra
Come da previsione Roma – Napoli è una partita a scacchi tra due grandi allenatori in grado di mettere in risalto i pregi della propria squadra e i difetti avversari. Il match si mostra lento e compassato, con parecchi errori tecnici che conducono anche a momenti confusionari e a fasi di difesa ad oltranza: insomma il bel calcio era altrove.
Andiamo per gradi: Mister Conte conferma il suo “11″ titolare della prestigiosa vittoria contro la Juventus, mentre Sir Claudio Ranieri spariglia le carte, schierandosi con un 4-3-3 e lasciando in panchina giocatori del calibro di Hummels, Dovbyk, Saelemaekers e Dybala. Dai primi minuti di gioco, è evidente come lo schieramento di mister Ranieri sia in realtà un 5-4-1 con il solo Shomurodov a sopportare il peso dell’attacco giallorosso.

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Nella prima frazione di gioco, la Roma attende lo sviluppo del gioco del Napoli, che dal canto suo si scontra con una difesa arcigna e ben organizzata. Insomma, sir Claudio l’aveva imbrigliata bene, ma l’errore in uscita di Svilar con conseguente vantaggio partenopeo complica i piani, e così allo scadere del primo tempo i capitolini trovano una prima reazione. Ritmi contenuti anche nella seconda frazione dove le azioni pericolose si contano davvero sulle dita di una mano e principalmente derivanti da calcio da fermo. Così, il condottiero di Testaccio scatena tutto il suo potenziale offensivo, cambiando una pedina per volta, passando ad un 4-2-3-1 iperoffensivo per i suoi interpreti. I partenopei, a difesa di una vittoria dal peso specifico incalcolabile, retrocedono il baricentro e passano addirittura ad una difesa a 5. L’atteggiamento attendista degli azzurri questa volta non paga, perché i capitolini entrano in area con la palla e Angeliño confeziona il gol del pari allo scadere.
In casa Roma, la Lupa continua la sua striscia di risultati utili consecutivi, soprattutto all’Olimpico dove presenta un ruolino di marcia invidiabile con mister Ranieri. I giallorossi continuano la loro lunga rincorsa alle posizioni europee, pronti a sfruttare anche la scorciatoia della Coppa Italia. Il pari di Angeliño continua a dare fiducia ad un ambiente ormai ritrovato.
Gli azzurri, invece, escono dal tour de force con 7 punti in 3 partite, eppure i partenopei recriminano per i due punti persi all’Olimpico allo scadere, anche per sfruttare la frenata dell’Inter nel Derby di Milano, ancorata anche lei sull’1-1. Ora però è anche il momento di interrogarsi sul mercato, per puntare davvero in alto mancano almeno un dodicesimo uomo di passo e forse un tredicesimo in grado di dare qualità ad una partita insabbiata, dando libertà di manovra a mister Conte finora costretto a posticipare i cambi intorno all’80’ minuto. Ma forse è troppo tardi!

Pagelle
Ranieri 7: Va all-in con solo due “2″ in mano, cambiando modulo e principali artefici della vittoria contro il Francoforte: prima Svilar gli rovina i piani, poi gli dice bene trovando un Napoli remissivo nell’ultima parte di partita. Il suo merito è di aver ridato mentalità e tenacia ad una Roma, che ora può stare in campo contro tutti. Signore e signori, Sir Claudio Ranieri!
Mazzocchi 5: Subentra senza il mordente che richiederebbe il momento della gara: rischia qualche giocata leziosa in zone rischiose di campo, quando la tecnica non è la sua qualità migliore. Perde Angeliño in marcatura sulla rete del pari.
McTominay 5.5: Scontro tra titani con Konè “lì nel mezzo”, in cui finiscono per annullarsi a vicenda. In occasione del pari, lascia troppo campo a Saelemaekers e lo perde nello spunto che porta al cross.

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Arbitro
Fabbri 5: Nota dolente del match: metro altalenante, gestione dei cartellini rivedibile ed episodi da moviola lasciati al caso.
Lo strafalcione di giornata è al 14′ quando il fischietto di Ravenna ammonisce per simulazione Politano: il contatto – in area di rigore – con Pisilli sembra esserci e poteva essere passibile di revisione VAR: rigore o no, il giallo per simulazione è un grave errore. Manca, invece, una sanzione disciplinare a Lukaku per intervento diretto su Parades. Altro episodio che lascia l’amaro in bocca agli azzurri è la spinta di Konè su McTominay in area di rigore: il calciatore francese, impossibilitato a prendere palla, spinge lo scozzese che termina al suolo. L’arbitro, posizionato bene, valuta regolare l’intervento e il VAR è tagliato fuori. Resta qualche dubbio.
Corretta, invece, l’ammonizione per lo stesso Konè per fallo su Juan Jesus: il centrocampista francese prova genuinamente a giocare il pallone, ma la scivolata finisce lunga per una carambola della gamba sulla palla.

Nola, 3 gennaio 2025

 

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