Donne motore dell’economia: Womenomics (Women + Economics). Matteo Tafuro. Nola
Donne motore dell’economia: Womenomics (Women + Economics)
di Matteo Tafuro
In ogni rivoluzione c’è gente, che sa vestire di parole giuste cambiamenti rischiosi.
E’ venuta alla luce così la gig economy, economia dei lavoretti o ancora Platform capitalismo, alcuni si son fatti avanti battezzandola economia della condivisione.
Il cambio di paradigma serve a tranquillizzare gli animi più inquieti, perché nessuno si infiamma di fronte a una piattaforma, mentre condivisione è l’opposto di egoismo.
È quello che vorremmo essere: altruisti e non meschini e così siamo scortati nei pressi della virtù teologale della carità, quella per cui dobbiamo amare il prossimo come noi stessi.
Insomma, se la abbracciamo non solo ingrassiamo il nostro asfittico conto in banca ma ci avviciniamo a Dio. Il tutto con un paio di clic su una app.
E’ iniziata una nuova Era, la tecnologia mobile e la new economy hanno cambiato radicalmente il modo di vivere e di lavorare di tante persone, facendole uscire dagli schemi arcaici dell’economia, basata sui grandi affari e sulle grandi aziende.
Uomini e donne hanno sperimentato un modello nuovo di economia sostenibile, costruito su attività autonome online sulla condivisione, sulla passione e sull’impegno. Gli studiosi li chiamano nomadi digitali, coloro che hanno scelto come stile di vita un progressivo ritorno alla più atavica delle condizioni dell’uomo, il nomadismo.
Volente o nolente il vostro futuro prossimo sarà mobile, le persone si mettono in connessione tra loro, è l’agorà digitale bellezza!
E’ in questa chiave di lettura che il digitale, attraverso il lavoro agile può ridurre il gender gap. Infatti, il Piano d’Azione UE recita: “La parità di genere rappresenta uno dei valori fondamentali dell’Unione Europea. Eppure, sul lavoro la realtà è diversa. Nell’UE le donne, nei vari settori economici, guadagnano in media molto di meno all’ora rispetto agli uomini. Questo divario retributivo di genere è rimasto stabile nel corso degli anni. Al ritmo di cambiamento attuale verrà col- mato solo all’inizio del prossimo millennio.”
E’ nella Rete che ha aperto la strada a questo moderno nomadismo digitale, che le donne trovano gli spazi per puntare a unire vita professionale e personale, amalgamando due ambiti rispetto a cui si è spesso costrette a scegliere. Tutto ciò è possibile realizzare laddove ci sono organizzazioni che offrono alle donne la possibilità di poter negoziare sul tempo e sul luogo del lavoro.
La rivoluzione delle donne nel modo di concepire il lavoro, è basata su flessibilità, autonomia e responsabilizzazione. Misurare gli obiettivi e i risultati e non più le ore trascorse alla scrivania al fine di superare un aspetto che finora ha penalizzato le donne lavoratrici.
La tecnologia mobile e il suo mondo digitale sono gli strumenti essenziali per l’empowerment al femminile, cioè quel processo di crescita che porta a modificare le relazioni di potere favorendo la partecipazione delle donne ai processi decisionali, per far emergere risorse latenti attraverso il riconoscimento di conoscenze ed esperienze.
“Credo che sarà la mente delle bellezze, intese come noi donne, a salvare il mondo”, Marina Faiella.
Nola, 14 novembre 2024