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Vini Irpini al Vinitaly di Verona

di Mario Carillo

Nell’ Aula Magna, come sottolinea la targa, dove si mangia e si fa cultura, del polo agroalimentare Eccellenze Campane, inaugurato ad inizio anno, in Via Brin a Napoli, conferenza stampa del presidente della Camera di Commercio di Avellino Costantino Capone, in vista della partecipazione dell’Irpinia, al Vinitaly di Verona dal 6 al 9 aprile.
Per la prima volta, dopo 18 anni, le cantine della verde Irpinia, non saranno presenti nello stand della Regione Campania, bensì divideranno lo spazio con la Regione Lazio che conta solo 40 espositori rispetto ai settantadue della provincia di Avellino, dove in oltre 1500 metri quadri faranno bella mostra le prelibatezze della terra del Taurasi, Fiano di Avellino, Greco di Tufo.
Un territorio quello dell’ Irpinia – ha dichiarato Capone – a forte vocazione rurale, che proprio grazie alla sua posizione ha conservato nel corso degli anni una sua identità produttiva, diventando per molti versi la “capitale” enologica della regione ed una punta di eccellenza del Mezzogiorno con circa 200 aziende imbottigliatrici, migliaia di viticoltori, tre vini a Docg, il Taurasi di colore rubino intenso con riflessi arancione all’invecchiamento; il Greco di Tufo, giallo paglierino con riflessi verdognoli o dorati; il Fiano di Avellino, giallo paglierino quasi intenso; una grande doc territoriale, con circa 7000 ettari vitati di cui 1800 ad uva di qualità, segnando nelle ultime annate un’indicativa crescita produttiva frutto di tecniche innovative supportate dalla competenza ed esperienza di vignaioli irpini. Con un giro d’affari che supera i duecento milioni di euro.
Mister Capone, ha aggiunto che la decisione di staccarsi dallo stand della Campania, presente con 120 aziende, sarà utile a creare le condizioni concrete per il business che in questo particolare momento occorre alle imprese irpine, che producendo vini con passione, in condizioni di microclima uniche, con l’unicità di queste terre e uvaggi di grande storicità che hanno sempre tenuto alla realizzazione dei rinomati ed apprezzatissimi vini, mirano ad una espansione di successi.
L’Irpinia ricca di spunti d’interesse nel campo dell’arte, della natura con agriturismo, della gastronomia e di quelle tradizioni culturali e di vissuti storici che certamente il vino è in grado di raccontare, coinvolgendo sempre più anche il pubblico femminile ed il mondo dei giovani.
La storia di Milena Pepe, rientrata dal Belgio, dove ha vissuto l’infanzia per riprendere e gestire la tenuta familiare del Cav. Pepe di 43 ettari dove produce cinque eccellenti vini e accoglie turisti nel ristorante La Collina e dispone di camere attrezzate per un salubre week end.
Nel cuore della verde Irpinia tra lunghi filari di vigneti e ombrosi ulivi secolari, la produzione di uva nell’ultima annata ha registrato un incremento complessivo pari a circa il dieci per cento, con oltre sei milioni di Docg. L’interesse dei produttori verso un vino che, con le sue 19 tipologie all’interno e la sua capacità di incontrare i gusti di tutti i consumatori, assume un alto potenziale in termini di competitività sui mercati interni e soprattutto internazionali.
Previsti incontri one-to-one con i buyers internazionali. Mercati di riferimento Stati Uniti, Giappone, Europa continentale e paesi emergenti come Cina, Europa dell’est, America del Sud. I vini Irpini saranno presenti presso l’Enoteca della Lounge Buyers’, alla quale potranno partecipare tutti i buyers stranieri accreditati. Venticinque aziende parteciperanno ad incontri B&B presso l’area dedicata con importatori esteri selezionati per avviare relazioni commerciali con mercati target.