Mal di testa…!! Involuzione azzurra!
Mal di testa…!! Involuzione azzurra!
di Carlo Gimmelli
Un Napoli irriconoscibile e fortunato porta via un punto prezioso da Cagliari e aggancia l’Inter al secondo posto ma fallisce l’aggancio in vetta al Milan.
Una squadra con obiettivi così alti non può davvero permettersi il lusso di giochicchiare senza voglia una gara decisiva per il primo posto al cospetto di un Cagliari tecnicamente inferiore ma con gli occhi della tigre.
Gli azzurri avrebbero meritato senza dubbio una sonora sconfitta al cospetto dei sardi che hanno sopperito alla inferiorità tecnica con un atteggiamento furente e aggressivo per quasi tutta la gara.
Spalletti, in vista della gara di Giovedi contro il Barcellona, ha tenuto a riposo mezza squadra titolare ma questo non può giustificare l’atteggiamento soporifero dei suoi ragazzi tenuti a galla dal solito Koulibaly e dal salvifico Osimhen, entrato a venti minuti dalla fine, che con un’incornata potente nel finale ha raddrizzato almeno in parte la gara.
Il Cagliari, come ci si attendeva, è partito a razzo: gli uomini di Mazzarri, grande ex, raddoppiavano e triplicavano la marcatura su ogni possesso palla del Napoli impedendo la solita trama di gioco azzurra e ripartendo con fulminei lanci per Joao Pedro che ingaggiava un lungo duello personale con Koulibaly.
Il Napoli è riuscito a proporre poco o nulla nella (errata) convinzione che il Cagliari dopo la partenza a razzo si sarebbe placato e sarebbe bastato il solito golletto, magari casuale, per sfangarla.
Così non è stato, anzi nel primo tempo le migliori occasioni le ha avute il Cagliari ma Joao Pedro sfuggito al controllo di Koulibaly, solo davanti ad Ospina, si è impappinato ed ha fallito il vantaggio.
Napoli non pervenuto, a parte qualche tentativo alto di Mertens, Di Lorenzo e Mario Rui e saranno le uniche sortite offensive della partita.
Il peggio arriva nella ripresa.
Il Cagliari non cambia atteggiamento, anzi con il forte vento a favore comincia a credere nell’impresa.
Il Napoli ha continuato con il suo atteggiamento rinunciatario, così a metà ripresa un quasi innocuo tiro a giro (!) del suo uomo più talentuoso, Gaston Pereiro, complice una paperissima di Ospina, forse ingannato dal vento ha portato i sardi in vantaggio.
Napoli completamente in bambola, in uno stadio trasformato in una bolgia con Mazzarri che continuava a urlare ai suoi di mordere gli avversari, i padroni di casa hanno fallito due clamorose palle –gol a due metri da Ospina che avrebbero chiuso il match, con l’allenatore rossoblù furente per il mancato colpo del k.o.
Spalletti, impietrito, avrebbe voluto sostituire mezza squadra così ha inserito nel finale Fabian Ruiz, Ounas e soprattutto Osimhen, tenuti precauzionalmente a riposo.
Gli azzurri così, complice il fisiologico calo fisico degli isolani, alzava decisamente il baricentro e cominciava ad assediare l’area avversaria in modo disordinato e a due dal termine sull’unico cross decente di Mario Rui da sinistra, il famelico Osimhen volava in cielo e con una mazzata di testa incornava l’incolpevole Cragno. Lo stesso Osimhen nel finale convulso si dimenava e invitava platealmente i compagni a pressare per tentare il gol vittoria: ma era troppo tardi e sarebbe stata una beffa troppo grande per i sardi.Da segnalare anche a Cagliari i reiterati insulti razzisti verso la sparuta rappresentanza di ultrà napoletani ed è un fenomeno doppiamente triste perchè partorito da una tifoseria del sud umiliata ed insultata per decenni al Nord al grido di “pecorai”.
Evidentemente la colonizzazione mentale di una parte della tifoseria sarda è andata oltre le più rosee aspettative.
Il Napoli più brutto dell’era Spalletti, brucia la possibilità di salire in vetta e in pochi giorni dovrà ricompattarsi per tentare di buttare fuori dalle coppe il Barca e domenica affrontare la complicata trasferta con la Lazio dell’amato\odiato ex Mastro Sarri.
Recupererà diversi assenti, a partire dall’enigmatico Insigne ma se il Napoli vuole avere la sua parte nella lotta scudetto, Spalletti dovrà lavorare soprattutto sulla testa dei giocatori per non ripetere partitacce come questa.
Fate il vostro gioco.
Napoli, 22 febbraio 2022