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“Dalla Riviera di Chiaia a Città della Scienza”
“Marcia di riappropriazione degli spazi pubblici”

Nugnes: Ricorso al TAR contro firma dell’accordo su Città della Scienza
Fico: Nessuna visione di città da parte del sindaco de Magistris
Micillo: Approvata alla Camera legge M5S, fino a 15 anni di carcere per chi commette reati ambientali
Martelli: Esenzione sanitaria a Bagnoli per patologie dovute da attività industriale
Serra: I media devono dare più risalto all’impegno del M5S nei lavori parlamentari

Sabato 1 Marzo si è svolta la conferenza stampa del Movimento 5 Stelle indetta in occasione della firma dell’accordo di programma che consente la ricostruzione di Città della Scienza sul litorale, contravvenendo alla legge e al volere dei cittadini, ha visto la partecipazione dei cittadini portavoce in parlamento Roberto Fico, Paola Nugnes, Salvatore Micillo, Claudio Martelli e Manuela Serra, coadiuvati dalla moderazione del Consigliere della V municipalità di Napoli Mariano Peluso.
La conferenza ha avuto lo scopo più ampio di riaffermare il diritto dei cittadini alla riappropriazione degli spazi pubblici, come per l’area di Bagnoli Coroglio, ed è stata l’occasione per riaprire l’auditorium “Porta del Parco”, un bene pubblico che fino ad oggi è rimasto quasi completamente inutilizzato.
Ci scusiamo, infine, con tutti coloro che si sono presentati ai luoghi di appuntamento della manifestazione, che a causa delle avverse condizioni meteorologiche non è stato possibile rispettare. Come MoVimento 5 Stelle, comunque, aderiamo e invitiamo i cittadini a partecipare alle manifestazioni organizzate dai comitati cittadini previste per il 4 Marzo, rispettivamente a piazza Bagnoli e nei pressi dell’Arco Mirelli.

Queste sono le dichiarazioni rilasciate dai parlamentari nel corso della conferenza

Sen. Paola Nugnes: Faccio appello al sindaco affinché l’accordo di programma nel 4 marzo non venga approvato altrimenti ci opporremo al TAR se la Città della Scienza verrà ricostruita nel luogo in cui si trova ora. La costruzione è andata in deroga ad una legge nazionale che prevede la ricostruzione del litorale e della spiaggia. Lo stesso Consiglio Comunale ha approvato la delibera di proposta popolare spiaggia libera con 14mila firme che è concorde col Prg di Vezio De Lucia. In passato già ci schierammo come cittadini e non vorremmo che ancora il progetto “Città della Scienza” fosse ancora portato avanti visto che già la sua permanenza fu approvata con una concessione per 90 anni utile esclusivamente per ripagare l’investimento.
Su Bagnoli si è proceduto con sovrapposizione di competenze, con controllori e controllati che si sovrapponevano anche costituendo, per la bonifica, un laboratorio interno e non terzo. I controlli devono essere trasparenti e conflitti d’interessi non devono essere più presenti.
Non deve passare il nuovo Prg su Bagnoli perché è una svendita alle costruzioni, come le opere che vorrebbe fare Caltagirone. Solo bonificare è una necessità ed un investimento.
La colmata va rimossa ma bisogna prima bonificare a monte affinché non si continui ad inquinare le acque. Riva, ad esempio, ha guadagnato dalla mancata manutenzione degli impianti 9,1 mld di euro che sono parte, invece, del costo sanitario di Taranto e di altra spesa.
I dati sanitari ci sono e sono al Ministero, le schede SDO. Le schede nel tempo sono migliorate e riportano il dato di dove si lavora. Quando avremo elaborato questi dati organizzeremo un Meetup per renderli noti a tutti i cittadini.

Dep. Roberto Fico: Io la finirei con la creazione di nuove società come Bagnolifutura e il Comune deve saper gestire con i cittadini un bene pubblico, la colmata va eliminata e dobbiamo far arretrare Città della Scienza. Al Comune manca una visione globale della programmazione della città, ci sono varie opere e strutture molto importanti ma non coordinate tra loro. Nessuno può pensare di risolvere da solo la situazione, come Renzi o de Magistris, e qui nella nostra città abbiamo avuto la dimostrazione di ciò, solo parole e nessun fatto. Quello che dobbiamo comprendere è che nessuno verrà a salvarci, chi viene eletto considera lo Stato, i beni pubblici, come una sua proprietà. Noi o ci riappropriamo di quello che è nostro o saremo sempre uguali a prima, quindi bisogna cambiare la cultura della comunità.

Consigliere V Municipalità Mariano Peluso: Tutte le partecipate hanno creato perdite al Comune. Ci sono progettisti negli uffici tecnici del Comune molto bravi che non vengono utilizzati, risorse che possono essere sfruttate a costo zero. Invece si assegna tutto sempre a società esterne, come Bagnolifutura.

Avv. Roberto Ionta: Il M5S ha operato sul grave rischio sanitario che oltre 100mila persone corrono ogni giorno. Con la mancata bonifica hanno aggravato la situazione miscelando l’amianto in superficie e il M5S ha fatto un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale per ottenere i 107 milioni di euro delle bonifiche anche nel caso in cui il processo penale apertosi nei confronti di 19 imputati dovesse risolversi in un’assoluzione. Inoltre ha avviato una dichiarazione di disastro ambientale alla Commissione Europea e sta monitorando la situazione acquisendo i dati dalla magistratura e da altri enti preposti, e se dovesse risultare il disastro, la Commissione obbligherà lo Stato a dichiarare il disastro cofinanziando la bonifica.

Sen. Carlo Martelli: Il trucco è quello di ampliare il porto, ossia le banchine vengono usate come cassoni per riempirle con i terreni bonificati, ed è purtroppo una cosa comune e si rischia possa avvenire anche qui. Bisogna vedere cosa dice il piano regolatore portuale, e purtroppo l’Autorità portuale ha la prevalenza sul piano regolatore comunale. La sfortuna di Bagnoli è che è fallita quando era ancora dello Stato, quindi lo Stato non metterà mai mano ai soldi. La fortuna è che nessuno può dire che non ci siano conseguenze sanitarie poiché sono le stesse, in piccolo, di Taranto. A Casalmonferrato, dove c’era la casa madre dell’Eternit, il Comune si è costituito parte civile. Le responsabilità sono anche dell’Unione Europea, loro hanno un ufficio deputato all’antifrode, e loro non sanno mai niente e anche qui i soldi li danno senza controllare. Il picco del mesotelioma è a 40 anni e ancora non è arrivato. In queste aree bisogna esentare la cittadinanza da determinate patologie, e qui sono note quali sono perché quelle da attività siderurgiche si conoscono.

Dep. Salvatore Micillo: I reati ambientali erano solo sanzionati amministrativamente, e finalmente alla Camera oggi, grazie al M5S, sono stati approvati i reati ambientali nel codice penale. La legge dovrà passare al Senato e speriamo vada bene. Con questa nuova normativa, chi commette reati ambientali potrà essere condannato ad un massimo di 15 anni di carcere. Quando abbiamo fatto le convocazioni alla Commissione Giustizia, le forze dell’ordine ci dicevano che gli arresti si facevano ma poi i fermati dovevano essere rilasciarli. Chi inquina deve pagare e deve andare in galera, in venti anni troppi se la sono cavata. Questo è il primo vero atto portato dal M5S. La maggior parte delle volte noi siamo lì a lavorare e l’informazione parla di altro. Noi avevamo chiesto 20 anni, la Procura Antimafia chiedeva 1/3 in più in caso di associazione mafiosa, purtroppo la maggioranza ha detto che era troppo, ossia il sottosegretario dello scorso governo diceva che c’era un raggio d’azione troppo ampio, quando poi la Procura diceva il contrario. FI e Lega sono stati contrari o si sono astenuti dal votare questa proposta di legge.

Sen. Manuela Serra: Noi dobbiamo informarci e informare i cittadini. Noi chiediamo all’informazione di dare le notizie giuste e al Sindaco di Napoli chiediamo l’impegno di dare voce ai cittadini, Sindaco che ad esempio alle sei domande inviate dal M5S sulle precarie condizioni idrogeologiche della Riviera di Chiaia dovute dai lavori della Linea 6 non ha mai fatto pervenire risposta.

Napoli, 2 marzo 2014