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La Pizza Fritta
di Pio Gargano
Venendo in visita nella bella Napoli, città molto rinomata anche per il suo food, ci si ritrova così anche nel regno della pizza, dove qui assume forme, dimensioni e sapori differenti a seconda dei gusti e dei desideri dei fruitori.
La storia narra che nel secondo dopoguerra, tutti i forni a legna della città andarono distrutti dai bombardamenti, ma l’ingegno e “l’arte dell’arrangiarsi” del popolo napoletano non poteva che trovare presto una valida soluzione. Nacque così la pizza fritta, che con le sue varianti, più o meno famose, è quindi un altro valido motivo gastronomico per visitare la bella Napoli!
L’immaginario collettivo sulla pizza fritta ci riporta un po’ nostalgicamente ad una scena del bel cinema italiano, dove un’ incantevole e verace Sophia Loren urlava dall’uscio di un “vascio” napoletano: “Mangi oggi e paghi tra otto giorni”. Come si nota durante la visione de “L’Oro di Napoli”, quella era l’usanza all’epoca: si friggeva in casa, sulla porta di casa, e così, alla buona, si vendeva la pizza a credito per consentire ai più di saggiarne la bontà, magari prendendola così al volo passeggiando o comprata tramite il famoso “panaro”, il cestino in paglia che ancora oggi viene calato dai balconi per fare la spesa. (oggi il sempre presente “panaro” per la spesa è  in plastica).
A Napoli, la pizza fritta è proposta in tante versioni, tutte da provare e gustare..
Il tour della pizza fritta è assai articolato: si parte dalle montanare, gustosi ed inimitabili antipasti in genere preparati con pomodoro, mozzarella e basilico, fino ad arrivare alla versione, sempre fritta ovviamente, più grande e ripiena di cicoli, ricotta e pepe… per citare una delle più classiche e buonissime varianti!
Provare per credere!
Napoli, 15 novembre 2019