lun 25 NOVEMBRE 2024 ore 09.53
Home Riceviamo e pubblichiamo Capua: «La Forza Armata si dichiara parte lesa»

Sul caso del sottufficiale che avrebbe intascato 100.000 euro interviene una nota dell’E.I.
CAPUA: «LA FORZA ARMATA SI DICHIARA PARTE LESA»
La notizia delle indagini in corso da gennaio ha avuto ieri grande clamore sul web
di Raffaele Raimondo

Sul caso del sottufficiale addetto alla contabilità presso il 17° Rav “Acqui” attivo alla caserma “O.Salomone” e che avrebbe incassato somme destinate ai giovani volontari in ferma prefissata (Vfp), per un totale di quasi 100.000, è intervenuto un comunicato ufficiale dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano nel quale testualmente si afferma: «In merito alla notizia pubblicata su alcuni organi di stampa relativa ad un Sottufficiale che si attribuiva indebitamente cospicue somme di denaro, la Forza Armata si dichiara parte lesa.

Le anomalie riscontrate da personale dell’Esercito, nell’ambito delle periodiche attività di controllo amministrativo, hanno portato alla denuncia al Tribunale Militare del citato Sottufficiale, che attualmente risulta sospeso dal servizio.

L’Esercito ribadisce la totale fiducia negli organi inquirenti, fornendo la massima collaborazione all’autorità giudiziaria e confermando la ferma condanna di simili comportamenti che violano l’etica militare e non rispettano i princìpi e i valori di riferimento della nostra Istituzione.

In tal senso, l’Esercito si riserva l’adozione di ogni provvedimento utile a tutelare la propria immagine, anche nel rispetto di tutti gli appartenenti alla Forza Armata che, invece, con profonda onestà e professionalità, svolgono quotidianamente il proprio dovere, in Italia e all’estero».

La voce severa del Ministero della Difesa basta da sola a ricondurre nell’alveo della massima correttezza le interpretazioni che si possono dare della vicenda, comunque incresciosa. Il titolo del comunicato – L’Esercito scopre e denuncia Sottufficiale a Capua – concentra in sé l’efficace sistema di autocontrollo dell’Istituzione militare e ciò non toglie alcunché al merito che, nella fattispecie, aggiuntivamente va riconosciuto ai Carabinieri della Compagnia di Capua e all’Autorità giudiziaria competente.

Il giornale online Pupia-tv ha pure ventilato “un uso distorto dei meccanismi contabili, indirettamente agevolati anche da carenze del sistema informatico di gestione centralizzata (Noipa)”. Rimane tuttavia oggetto di ulteriore approfondimento d’indagine il comportamento del sottufficiale, attualmente sospeso dal servizio, che avrebbe impiantato un “ingegnoso stratagemma” con cui, ha riferito la stessa Testata, “si attribuiva indebitamente cospicue somme di denaro, relative ad accreditamenti stipendiali non più dovuti, formalmente destinati a numerosi militari Vfp che avevano prestato servizio al 17esimo Rav. Ma i Vfp beneficiari degli emolumenti che il sottufficiale corrispondeva mensilmente, in realtà, erano stati già da tempo congedati e, peraltro, del tutto inconsapevoli della condotta del sottufficiale, visto che gli stipendi in questione venivano “deviati” su Iban diversi da quelli forniti a tempo debito dai militari quando erano in servizio. Le indagini hanno, tra l’altro, consentito di accertare che gli Iban sui quali venivano disposti gli indebiti accrediti erano riconducibili tutti al sottufficiale ”. Sono quindi evidenti e sacrosante le ragioni che hanno indotto, da subito, la Forza Armata a confermare “la ferma condanna di simili comportamenti”.

Capua, 18 maggio 2018