lun 5 MAGGIO 2025 ore 19.10
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Commozione e tensione
di Giovanni Della Pietra

 

2Nell’anticipo della 35^ giornata di Serie A, quartultima puntata della lotta a distanza tra Inter e Napoli, i partenopei sono ospiti al Via del Mare, dove i padroni di casa sono invischiati nell’arcigna lotta per non retrocedere: è Lecce – Napoli. Il match termina con il risultato di 0-1 per i partenopei, grazie alla punizione decisiva di Raspadori.

Highlights
Partenza sprint del Napoli, che pensa di aver trovato già il vantaggio al 1′ con la rete di Lukaku sul suggerimento di Politano, ma il VAR rileva un fuorigioco del belga. La prima marcatura dei partenopei, invece, arriva con la punizione di Raspadori che beffa Falcone sul suo palo, grazie al velo di McTominay. Dà segnali di vita anche il Lecce, con il colpo di testa di Gaspar che, sugli sviluppi di corner, colpisce la traversa. Seconda frazione di gioco che lascia a desiderare per numero di azioni da gol eclatanti che si concretizzano solo nei due tiri di Helgason che impensieriscono Meret.

Il punto Della Pietra
Lecce – Napoli è una gara che oscilla tra il ricordo congiunto e commovente del fisioterapista Graziano Fiorita e, con l’infimo pallone che torna a rotolare, la tensione per una gara che vale tantissimo per ambo le squadre in un clima battagliero. Il3 Napoli riesce a mettere la sfida in discesa nella prima frazione e a gestire il vantaggio nella seconda. Ma andiamo per gradi: mister Giampaolo ripropone lo stesso 4-2-3-1 dell’impresa emozionale di Bergamo, con l’eccezione non trascurabile del ritorno di Krstović al centro dell’attacco. In casa Napoli, mister Conte deve adattare la sua squadra con un 4-4-2: Oliveira si adatta al centro della difesa come è abituato a fare con la Celeste, lasciando spazio a Spinazzola largo a sinistra con McTominay sulla stessa linea con la licenza di inserirsi ed accentrarsi. Il peso dell’attacco è sulle spalle di Lukaku e Raspadori. Il Napoli domina la prima frazione di gioco, forte di una costruzione “2+1” che costringe Krstović e Coulibaly a scambiarsi in pressione su Lobotka e della prestazione incandescente dei due esterni bassi che forzano le ali leccesi a inseguirli, lasciando in attacco isolato il povero Krstović. I partenopei quindi prima annusano il vantaggio con la rete annullata di Lukaku, poi lo conquistano realmente grazie alla punizione di Jack Raspadori. In pieno stile Conte, la gara non brilla per spettacolarità, ma è sotto il controllo pragmatico degli azzurri, che vacilla solo sulla traversa estemporanea di Gaspar. Nella seconda parte di gara, i partenopei vedono annullarsi giustamente anche il raddoppio e arretrano il baricentro con una gestione accademica della gara, lasciando ai lupi salentini solo le due conclusioni di Helgason. La squadra di Conte alza il ritmo solamente negli ultimi 10′ evitando il forcing finale della squadra di casa.

Il Lecce continua le sue battaglie dentro e fuori dal campo, continuando ad avere il destino nelle proprie mani. Le sfide restanti non sono proibitive, nonostante la gara complicata contro la Lazio, ma adesso c’è un motivo in più per ottenere questa salvezza.
In casa Napoli, restano 3 decisivi passi alla fine di una cavalcata che potrebbe essere trionfale: restano i tre punti di vantaggio sull’Inter inseguitrice, che rappresentano un tesoretto da non dissipare. Mancano in fila Genoa, Parma e Cagliari da affrontare con l’obiettivo di guadagnare almeno 7 punti.

Pagelle
5Raspadori 7.5: Una rete dall’importanza fondamentale, pesantissima, megalitica. Le analogie con l’anno dello Scudetto si sprecano: il Venezia come lo Spezia, lo Stadium come il Via del Mare, in calce la firma di Jack. E se qualcosa significa…
Di Lorenzo 7: Abnegazione tattica maniacale: si sostituisce a Lobotka nella pressione di Coulibaly, quando Stan si abbassa per costruire e costringe Karlsson a seguirlo quando veste i panni di interno di centrocampo. Nella ripresa, Morente gli dà qualche grattacapo in più. Nella squadra ideale, un giocatore così duttile ci sta di diritto.
Rrhamani 7.5: Se non fosse per il peso megalitico della rete di Raspadori, sarebbe il vero MVP della gara. Annulla Krstović, uno di quelli che calcia di più in Serie A, azzerandogli i rifornimenti e lasciandogli solo 2 tiri non semplici. Conduce anche ben 88 passaggi, più di chiunque in questa gara.
Helgason 6.5: Dà un tocco di qualità in un Lecce che ne ha disperatamente bisogno. È l’unico a sporcare i guantoni di Meret: con i suoi 5 assist all’attivo, resta un calciatore da attenzionare.

grafica
Arbitro
Massa 6.5: Gara dai ritmi blandi che il fischietto di Imperia riesce a gestire con grande attenzione e personalità. Vanno però analizzati due episodi: il presunto tocco di braccio di Spinazzola è però una giocata inattesa senza extra movimento e resta comunque la percezione che la palla, oltre al braccio, tocchi anche il petto, corretto quindi lasciar correre. Giusta anche la lettura sull’impatto Gaspar-Raspadori derubricabile a scontro di gioco.

Nola, 5 maggio 2025