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Il Belvedere di S. Martino

di Pio Gargano

Il rinomato scrittore tedesco Goethe, rimasto estasiato dalla bellezza della città e dalle meraviglie spesso decantate di Napoli pronunciò il famoso aforisma “Vedi Napoli e poi muori”.

C’è un punto di Napoli dove è possibile con lo sguardo abbracciarla in tutta la sua bellezza mozzafiato: il belvedere di S. Martino. Il Porto, il Maschio Angioino, Piazza del Plebiscito con il suo Palazzo Reale e con la Basilica di S. Francesco di Paola e ancora: Capodimonte con la Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio; Il museo di Capodimonte, il Centro Direzionale e Castel S. Elmo con il suo museo del Novecento.

Insomma, vale la pena andare a San Martino, sia per godere di un affaccio senza uguali e perdersi tra i luoghi e le strade di Napoli, anche osservandoli o provando a riconoscerli dall’alto, sia per visitare il complesso che vi si trova e che è composto dalla Certosa, dal Museo e dal Castel Sant’Elmo.

È possibile vedere dall’alto tutto il centro storico con Spaccanapoli, la Chiesa di Santa Chiara, piazza Dante, ma anche il Castel dell’Ovo, la Galleria Umberto fino ad arrivare alla zona del porto, con il molo Beverello. Spingendosi più oltre con lo sguardo si arriva fino al Vesuvio, che maestoso ed imponente domina il Golfo di Napoli.

Sono molte le strade per arrivare a San Martino, la collina del Vomero infatti è facilmente raggiungibile dal centro e da altre zone limitrofe:

Con la Linea 1 della metropolitana, scendendo alla fermata “Vanvitelli”;
Con dei pullman, come la linea 181 da Fuorigrotta o il C31 da Posillipo e altri bus interni al quartiere Vomero.
Anche con le tre funicolari:
Quella di piazza Augusteo a via Toledo.
Quella di Montesanto, interna al complesso della cumana.
Quella da parco Margherita, vicino piazza Amedeo.

Napoli, 30 gennaio 2019