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La Voce del Quartiere

DEMOCRAZIA E INFORMAZIONE

Antonio Panico

La nascita di un nuovo giornale, grande o piccola che sia la sua diffusione, è la espressione più immediata di realizzazione di quel diritto fondamentale, scritto nella nostra Costituzione e secondo il quale “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.
La stessa “convenzione per la salvaguardia dei diritti del- l’Uomo e delle libertà fondamentali”, che tanto merito ha avuto nella individuazione e tutela di quelle che sono i diritti fondamentali e che da taluno è giustamente ritenuta seconda solo alla Carta Costituzionale, accanto a quelli che sono i tradizionali diritti fondamentali alla vita, alla libertà e sicurezza, al rispetto della vita privata e familiare. del domicilio, della corrispondenza accanto al diritto di coscienza. di religione. di riunione, di associazione. annovera, fra i diritti fondamentali anche il diritto di ogni persona alla libertà di pensiero di espressione.
“Di ogni persona”, si badi bene, dunque diritto di tutti e non privilegio di pochi, e se privilegio ha da essere, è privilegio della intera collettività nazionale e soprannazionale; diritto fondamentale di ciascuno e come tutti i diritti fondamentali, immediatamente e direttamente tutelabile a fronte di ogni violazione, anche, e riporto le espressioni della Convenzione, anche “quando la violazione fosse stata commessa da persone che agiscono nell’esercizio di funzioni ufficiali”.
La libertà di manifestazione del proprio pensiero è diritto che la società postula per la effettiva tutela di vecchi e nuovi diritti fondamentali, per la salvaguardia di libertà civili e politiche, per la difesa del cittadino e della intera comunità civile da fenomeni di devianza. di criminalità comune, di arroganza e di prevaricazione del potere; non a caso in ogni regime totalitario fra i primi diritti ad essere soppressi è proprio quello di manifestare il proprio pensiero, come non a caso in una società di democrazia come la nostra, anche la denigrazione, la critica e le critiche che si svolgono intorno alla libertà di manifestazione del pensiero, mai hanno posto in discussione la esistenza di tale diritto di ogni uomo quale singolo e quale membro della collettività.
Tutti perciò dobbiamo sentirci orgogliosi allorquando registriamo, come oggi con la nascita di questo nuovo giornale, che quel diritto fondamentale alla libertà di manifestazione del pensiero non è un diritto debole di fronte agli altri, ma diritto insostituibile per la democrazia e la affermazione di tutti gli altri diritti fondamentali di libertà.

30 Luglio2001

 

Antonio Panico Magistrato
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Registrato presso il Tribunale di Napoli al n. 5233 del 23 Luglio 2001