Partita a scacchi. Giovanni Della Pietra. Nola
Partita a scacchi
di Giovanni Della Pietra
Juventus e Napoli si fermano sullo 0-0
Nella 5a giornata di Serie A, c’è una classica del nostro campionato: all’Allianz Stadium, è Juventus – Napoli. Il match dai connotati prettamente tattici, termina con il risultato di 0-0, con la Juventus che agguanta il terzo pareggio a reti bianche consecutivo, mentre il Napoli continua la striscia di imbattibilità dopo le tre vittorie consecutive tra Bologna, Parma e Cagliari.
Highlights
Partita timida e governata dalla paura di non perdere: nella prima frazione di gioco, poche occasioni potenziali di marchio Juventus, che con diversi cross semina il panico nella difesa napoletana, costringendo Di Lorenzo e Rrhamani a chiusure importanti. Gli azzurri rispondono con una conclusione dal limite di McTominay ed una punizione di Politano, che diventa pericolosa. Nella ripresa, la Vecchia Signora ha il controllo del pallone, ma è il Napoli ad avere la prima chance per il vantaggio con una scorribanda solitaria di Politano, il cui tiro però finisce alto sopra la traversa. Ci prova la Juventus a scalfire il baluardo difensivo partenopeo con dei tiri dal limite dell’area prima di Koopmeiners, dopo un inserimento centrale di Cambiaso, e poi con lo stesso esterno italiano.
Il punto Della Pietra
A volte uno 0-0 racconta più di uno spettacolare 4-4 e Juventus – Napoli ne è l’esempio. La Vecchia Signora viene dalla convincente vittoria in Champions League con il PSV, dove ha mostrato tutto il suo potenziale offensivo, con un Kenan Yildiz sugli scudi. Rimane il 4-2-3-1, ma variano gli interpreti come ci ha insegnato Thiago Motta, nella più recente esperienza al Bologna. Ripescato McKennie, dopo un’estate da fuori rosa, ha conquistato un posto da titolare al fianco di Locatelli in mediana, per alzarsi in costruzione di manovra creando un 4-1-4-1. Confermatissimi i quattro di attacco bianconeri. Il Napoli dal suo canto è reduce dalla vittoria roboante di Cagliari, ma Antonio Conte decide di cambiare le carte in tavola: inserito il nuovo arrivato Scott McTominay a scapito di Mazzocchi, con conseguente cambio modulo. Il Napoli ritorna con la difesa a quattro che tante gioie ha portato negli anni addietro, e si posiziona a specchio con l’avversario con Lobotka – Anguissa a coprire le spalle dello scozzese, che segue come un’ombra Locatelli, detonando la costruzione di gioco juventina. Dalle prime fasi della partita, ma soprattutto nella seconda frazione di gioco, è evidente la scelta del Napoli di lasciare il pallino del gioco in mano ai bianconeri, con la volontà di ripartire in contropiede: obiettivo riuscito a fasi alterne.La partita si configura come uno scontro tra due squadre che si rispettano e si annullano mostrandoci una partita contratta con scarse occasioni e anche con poche giocate che manifestano la qualità delle due squadre, terminando con uno 0-0.Risultato che, nell’economia di un campionato lungo, accontenta entrambe le compagini: la Juventus perché ancora non rodata al 100%, si trova ad affrontare un’altra delle 7 sorelle dopo lo 0-0 interno con la Roma; mantiene immacolata la porta difesa da Di Gregorio e continua imperterrita la sua avanzata verso le zone alte di classifica. Per il Napoli, un punto a Torino, contro la Juventus, nel primo big match della gestione Conte è oro colato. Si attendono nuovi test per entrambe le squadre.
Le pagelle
McTominay 6.5: Diventa l’ombra di Locatelli in fase di non possesso, in fase offensiva riempie l’area vicino a Lukaku. Lascia intravedere belle giocate per aprire il gioco. Se il buongiorno si vede dal mattino…
Bremer 7: Lo scontro tra titani lo vince lui, lasciando solo le briciole ad un Lukaku non ancora al top della forma. Vincono le difese.
A. Conte 7: Chiede all’ambiente Napoli di non abbassarsi a provincialismi, ma la sua squadra ritrae il baricentro come la più classica delle provinciali. E se tanto basta per mandare in tilt il sistema offensivo avversario, il buon Antonio non ci pensa due volte. Anche perché i campionati e gli obiettivi passano da questi punti d’oro guadagnati sui campi dei rivali.
Simeone 5.5: Manda alle ortiche una gustosa potenziale occasione nel nome di un tiro da centrocampo, lui che di gol oltre la lunetta ne ha segnati davvero pochi. Presuntuoso.
0 all’extra campo: Dalla decisione del Prefetto di Torino di inibire la trasferta ai tifosi napoletani residenti in Campania in tempi rivedibili, ai fischi durante il minuto di raccoglimento nel ricordo di Totò Schillaci: Juventus – Napoli meritava di più.
Arbitro
Doveri 6.5: Gestisce la partita con personalità, tenendo i cartellini in tasca. Forse un po’ troppo, quando non sanziona l’intervento di Politano su Bremer con un giallo al limite. La topica della sua partita però è sul retropassaggio di Oliveira per Caprile, che il fischietto di Roma non interpreta come passaggio volontario. In realtà, tale azione avrebbe dovuto portare ad un calcio di punizione indiretto in area di rigore per i bianconeri.
Nola, 23 settembre 2024