All’ultimo respiro. Giovanni Della Pietra. Nola
All’ultimo respiro
di Giovanni Della Pietra
L’Italia agguanta la qualificazione al 98’
Alla Red Bull Arena di Lipsia va in scena l’ultimo atto del Girone B: Italia e Croazia si giocano l’ultimo posto per la qualificazione agli ottavi di finale. La Nazionale a scacchi è costretta alla vittoria, mentre gli Azzurri potrebbero accontentarsi di un pareggio e avere la scialuppa di salvataggio delle migliori terze. Il match termina con il risultato di 1-1: Luka Modric apre le danze – dopo aver anche sbagliato un calcio di rigore – e l’Italia raggiunge il pari al 98’ con una perla di Mattia Zaccagni.
La partita
Nella prima frazione di gioco, il match si presenta notevolmente statico, con la paura di perdere che la faceva da padrona, con qualche picco: il primo è al 4′ con il tiro di Sucic che mette in moto Donnarumma, che devia in angolo. Intorno al 20′ doppia occasione di testa per gli Azzurri: prima Retegui sfiora la rete; qualche minuto dopo, Livakovic si oppone all’incornata di Bastoni sul servizio di Barella.
La ripresa si apre con il penalty sbagliato da Modric, concesso per un fallo di mano di Frattesi. Un minuto dopo, lo stesso centrocampista del Real Madrid segna il tap-in dopo la notevole parata di Donnarumma sulla zampata di Budimir a corto raggio. Con i cambi l’Italia conquista campo, ma riesce a creare poco se non qualche occasione potenziale, ma al 98′, Calafiori strappa su un recupero palla e serve largo Zaccagni, che a giro insacca sul palo lontano. L’Italia aggancia il pareggio e una qualificazione che sembrava scivolare via.
Il punto Della Pietra
Croazia – Italia è una gara che deve molto all’emotività del momento, partendo già dai titolari di mister Spalletti, che rivoluziona la formazione della debacle contro la Spagna. Si passa ad un 3-5-2, con una chance in attacco per Raspadori e Retegui, ma a sorpresa fuori Chiesa. Dopo la cumbia della noia della prima frazione di gioco, con qualche offensiva azzurra, la partita si accende con il vantaggio croato e l’Italia costretta ad inseguire, con gli scaccati che si abbassano ed iniziano a tirare qualche calcio di troppo per difendere la possibile qualificazione. Anche con gli innesti e il ritorno sulla vecchia strada del CT azzurro, l’Italia riesce a costruire poco se non qualche potenziale occasione partita dai piedi del subentrante Chiesa. All’ultimo secondo disponibile Zaccagni, fa esplodere di gioia un paese già con le calcolatrici in mano a valutare le possibilità di qualificarsi come terza. Si torna a Berlino!
I migliori
Donnarumma 8: Ci risiamo. Gigio è costretto di nuovo a fare i miracoli: prima si oppone al bolide dalla distanza di Sucic, poi neutralizza il penalty di Modric. Incolpevole sul gol dei croati, anzi, ancil quell’occasione aveva piazzato una grande parata su Budimir. Quest’Italia ha una sola certezza ed è Gigio Donnarumma. MV
Zaccagni 7: Entra con convinzione e sigla un gol dal peso specifico incalcolabile.
I peggiori
Dimarco 5: Non gioca ai suoi soliti ritmi, forse per qualche acciacco fisico di troppo. Altrimenti come si spiega la sostituzione dopo lo svantaggio lasciando in campo Darmian?
Pasalic 5: Non è in versione Dea, perché scelto con compiti non proprio nelle sue corde. Esce dopo un tempo per lasciare spazio ad una punta fisica.
Arbitro
Makkelie 7: Sempre vicino all’azione e con un metro di giudizio che lascia giocare. Equo anche nella gestione dei cartellini e non si lascia pregare quando i croati limitano gli azzurri con le cattive. Quando non vede il tocco di mano di Frattesi, il VAR arriva in suo soccorso: quindi corretto l’OFR e la relativa concessione del penalty.
Nola, 25 giugno 2024