A UN PASSO DAL CIELO!!! Questione di testa!
A UN PASSO DAL CIELO!!!
Questione di testa!
di Carlo Gimmelli
A dieci secondi dalla fine i ventisettemila del Maradona, credevano ancora nella palla del delirio finale.
Punizione sulla trequarti per il Napoli, Ounas sta per battere, tutti sono intruppati al limite dell’area sperando nella palla vagante, nella ribattuta, nella deviazione fortunosa che ti cambia il campionato, Ounas cosa fa? Passa la palla indietro per fare melina finale, l’arbitro Doveri capisce l’antifona e manda tutti sotto la doccia.
Napoli-Inter, la partita del sorpasso che ha riportato i napoletani allo stadio, è tutta qui! Questione di testa!
Un punto guadagnato o due punti persi? Probabilmente tutte e due le cose, Spalletti a fine gara, dietro i complimenti di circostanza ai suoi ragazzi , è parso rabbuiato per quella questione di mentalità che va ripetendo da mesi, il Napoli ha fantasia e talento, il Napoli è forte ma non sa di esserlo; l’Inter ha testa e mentalità vincente oltre alla consapevolezza di essere più forte.
Tutto sembrava incorniciare la giornata perfetta: il Napoli alloggia nel pre.partita in un hotel del centro storico, Palazzo Caracciolo, la città si riappropria dei suoi calciatori, lo scollamento tra la Società e la tifoseria viene dimenticato per qualche giorno, l’obiettivo è battere l’Inter e volare in testa al campionato; koulibaly, rientrato Giovedi dal Senegal, ormai capitano in pectore, viene letteralmente soffocato dalla
folla fuori all’albergo, il gigante africano già da tempo incarna l’attaccamento alla maglia più del napoletano Insigne.
La gara: il Napoli parte a gas, l’Inter lascia giocare: dopo 6 minuti un episodio spiana la strada agli azzurri,su cross di Zielinsky in area, Osimhen, che ritrovava Skriniar che a Novembre in uno scontro involontario gli devastò il volto, riceve un mezzo pestone da De Vraj, l’arbitro lascia correre ma il Var lo richiama e allora rigore per gli azzurri, Insigne con coraggio, dopo i numerosi penalties falliti, si presenta sul dischetto e,
con qualche brivido, insacca il vantaggio.
Il Napoli vola sull’entusiasmo trascinato da un pubblico che mancava da anni al Maradona, l’Inter non riesce a riorganizzarsi, gli Spallettiani, per almeno 40 minuti giocano in scioltezza, Zielinsky colpisce il palo, Insigne manca un gol da pochi metri in mezza girata, Koulibaly sontuoso in difesa, annulla Dzeko e perOspina solo ordinaria amministrazione , sembra il preludio della gara perfetta.
Nell’intervallo nessun cambio, il Napoli cerca di ripetere la gara del primo tempo ma dopo un giro di Lancette, su cross da destra uno sfortunatissimo rimpallo su Di Lorenzo si trasforma in assist per il famelico Dzeco che da due metri fulmina Ospina.
La partita finisce qui!
Gli azzurri ammutoliti, Spalletti li sprona a ripartire ma sembrano aver staccato la spina, l’Inter con la sua forza fisica e mentale e una panchina stellare ora prova a vincere; la gara è spezzettata, il Napoli prova a riproporre gioco ma il centrocampo dell’Inter gli impedisce il solito tiki taka, eppure gli capitano ancora due ghiottissime occasioni per andare in vantaggio ma super Handanovic strozza l’urlo di Elmas e Osimhen: sul campo il Napoli ha più fantasia e gioco ma ha paura di vincere, Spalletti capisce che l’Inter potrebbe colpire nel finale e nei cambi si copre le spalle: è il segnale che va bene così.
Nel recupero l’episodio della punizione calciata all’indietro da Ounas!
Alla fine il pari premia l’Inter che esce indenne dal Maradona e dallo scontro diretto con una gara da recuperare, in attesa dei cugini milanisti.
Gli azzurri Giovedì avranno la supersfida con il declassato Barcellona, un’altra gara stellare contro gli ex invincibili, vedovi di Messi, in crisi economica e sportiva ma che davanti al proprio pubblico non esprimono blasone e garra da far tremare i polsi.
Spalletti parla di prova di maturità e prestigio internazionale, ma gli azzurri dopo l’uscita dalla Coppa Italia puntano decisamente al campionato e l’Europa League potrebbe portar via testa e gambe.
Il punto contro i campioni d’Italia non è comunque da buttar via a tredici giornate dal termine, il Napoli resta lì a un punto o due dalla vetta e i nerazzurri devono andare a Torino contro la Juventus che rincorre mentre gli azzurri il 6 marzo attendono i diavoli rossoneri al Maradona, dovranno essere pronti alla zampata.
Milano chiama, Napoli può ancora rispondere!!!
Napoli, 13 febbraio 2022