Un grembiule verde tra passato e futuro. Ritorno a scuola 2024/2025. Martino Ariano. Madrid
Un grembiule verde tra passato e futuro. Ritorno a scuola 2024/2025
di Martino Ariano
Con l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025, il sistema educativo italiano si arricchisce di diverse novità che promettono cambiamenti sostanziali per tutti i protagonisti di tale ambito.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, guidato da Giuseppe Valditara, ha introdotto modifiche significative: dal divieto di utilizzo dei cellulari all’introduzione graduale e sistematica dell’intelligenza artificiale nelle scuole.
Se il divieto dei cellulari si propone come una possibile soluzione alle crescenti distrazioni e per migliorare la concentrazione degli studenti, la sperimentazione dell’intelligenza artificiale, attualmente avviata in quattro regioni italiane, ha l’obiettivo di personalizzare la didattica e supportare gli insegnanti, cercando di modernizzare uno dei sistemi più complessi e burocratici italiani, quello dell’istruzione.
Inoltre, la nuova formula 4+2 per gli istituti tecnici e professionali mira a ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro, fornendo agli studenti una preparazione più mirata e una maggiore integrazione con il mondo del lavoro.
Un’altra importante modifica riguarda l’insegnamento dell’Educazione Civica, che avrà ora un accento maggiore sulla Costituzione e sui valori democratici.
Tuttavia, l’introduzione dell’Educazione Sessuale o, meglio, detta Affettiva, nelle scuole resta ancora un miraggio, nonostante l’evidente necessità di affrontare temi cruciali in un mondo sempre più connesso e senza barriere.
La scuola non è solo una culla culturale, ma anche un importante strumento di inclusione e di opportunità sociale.
La formazione scolastica utilizza le lezioni del passato per applicarle al presente e costruire il futuro. Se il passato è stato vissuto, ricercato e aggiornato, il futuro rimane una pagina bianca, incerta e piena di dubbi.
Il presente, invece, è la matita, la penna e il pennello con cui possiamo scrivere e disegnare il nostro percorso.
Nel 2024, ci saremmo aspettati una realtà sociale e antropologica diversa.
Invece, assistiamo a un ritorno a problemi storici: guerre, pandemie, instabilità economica e prevaricazione dell’ignoranza sulla cultura e l’approfondimento.
I principali a pagare le conseguenze di tutto ciò sono i ragazzi, che si trovano a fronteggiare sfide enormi in una società complessa e spesso corrotta.
Una delle ultime polemiche si concentra sulla decisione dell’Istituto Comprensivo di Salice Salentino-Guagnano, in provincia di Lecce, di introdurre un grembiule verde per i bambini della scuola dell’infanzia, al posto dei tradizionali rosa e azzurro. Questa scelta ha scatenato un acceso dibattito politico, con critiche che la accusano di essere una mossa ideologica piuttosto che una misura educativa. Tuttavia, l’istituto sostiene che il grembiule verde simboleggia la speranza e la neutralità di genere, puntando a costruire una società moderna e inclusiva.
Non dobbiamo trascinare battaglie sociali e ideologiche nel campo dell’educazione, imponendole ai bambini e agli adolescenti, che già affrontano le loro piccole e grandi sfide.
I ragazzi stanno cercando di trovare il loro posto in una società complessa e spesso imperfetta. Oggi, con l’accesso a internet e ai social network, sono più maturi e pronti delle generazioni passate, anche se il mondo è sempre lo stesso, solo interpretato e vissuto in modi diversi.
Ed ecco che anche in questo caso ci viene in soccorso l’arte.
O meglio, le opere di Volker Hermes, in particolare la serie “Hidden Bruyn”.
Scuola fiorentina, Ritratto di Dante Alighieri, c. 1540, Olio su legno, 65,5 x 49 cm. Volker Hermes, Florentine School, 2019, Collage digitale
“Hidden Bruyn” è una serie che esplora il concetto di identità attraverso l’uso di simboli e forme che sfidano le convenzioni, offrendo uno spunto di riflessione sulla trasformazione sociale e culturale.
Le opere di Hermes rivelano strati di significato attraverso una combinazione di tecniche tradizionali e moderne, invitando lo spettatore a interrogarsi sulla propria percezione e sull’influenza della cultura visiva.
La scelta dell’artista di reinterpretare e manipolare con il digitale ritratti della storia dell’arte rappresenta tra le righe una riflessione sul conflitto tra tradizione e innovazione, tra visibile e nascosto. Questi elementi possono essere letti come metafore delle sfide che affrontiamo nella società, dove la lotta per l’inclusività e la modernizzazione si intreccia con il rispetto per le tradizioni e il passato.
Come le opere di Hermes stimolano una conversazione profonda sui temi della giustizia e dell’identità, le novità e le polemiche educative ci invitano a considerare come possiamo evolverci e crescere come società. La serie “Hidden Bruyn” ci ricorda che il cambiamento è un processo continuo che richiede apertura mentale e riflessione critica.
Lasciamo ai bambini e ai ragazzi la libertà di scoprirsi, capirsi e costruirsi.
Che sia azzurro, rosa, bianco o verde, ciò che conta non è il colore del grembiule, ma la persona che lo indossa ad aver valore ed importanza.
Auguro a tutti gli studenti di indossare il miglior grembiulino di sempre: il cervello.
Buon anno scolastico.
Madrid, 13 settembre 2024