Un anno di Fondazione Cirulli
Un anno di Fondazione Cirulli
di Mario Mormile
Ha aperto i battenti nel 2015 a San Lazzaro di Savena, inserendosi come soggetto artistico sul territorio di Bologna, la Fondazione Massimo e Sonia Cirulli, due collezionisti che hanno dedicato il loro progetto all’arte contemporanea. In questi giorni la mostra “Universo Futurista” ha compiuto un anno e si appresta a concludersi nelle prossime settimane provando a tracciare un bilancio degli ultimi anni di lavoro segnati dal successo crescente, in particolare da parte di studiosi e addetti ai lavori nei confronti del progetto ma anche dalla quantità di eventi e pubblicazioni realizzate.
L’attuale mostra mette in risalto il nucleo principale della collezione nata a partire dagli anni ’80 a New York dai suoi fondatori e che oggi vanta oltre un migliaio di opere di vario genere, in particolare dai curatori Jeffrey T. Schnapp e Silvia Evangelisti è stato selezionato il periodo principale che va dal 1909 al 1939 ponendo le basi sulle tematiche futuriste ma in modo non convenzionale infatti a detta degli curatori la mostra propone un percorso espositivo basato sull’esplorazione delle varietà tra i materiali, la differenza di dimensioni o il rapporto tra pieno e vuoto tra gli oggetti messi in esposizione.
La gran quantità di opere permette di fruire di un’esperienza completa in grando di mostrare lo stretto rapporto tra arte e vita messo in piedi dall’estetica futurista, concepita come un’arte totale, attraverso i temi della velocità, del progresso, dell’energia e dell’uomo meccanizzato. Tra i protagonisti in esposizione vi sono tutti i più grandi nomi del movimento dallo scrittore del principale manifesto Marinetti passando per Balla, Sironi, Russolo, Depero, Prampolini e ovviamente il grande Boccioni.
Bologna, 16 aprile 2019