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Terrore a Manchester
di Raffaele Russo

Tutto il mondo è rimasto scioccato ed attonito davanti alle immagini che provenivano dalla Manchester Arena, in Inghilterra, colma di giovani e giovanissimi durante un concerto di Ariana Grande.

Un’esplosione, forse due, si tratta sicuramente di una bomba “farcita di chiodi”, l’attacco è stato effettuato da un solo uomo che è morto nell’attentato. L’esplosione sarebbe avvenuta nel foyer del palazzetto, poco dopo le 22.30, subito dopo la fine del concerto, ventidue i morti confermati, 120 feriti e 12 dispersi.

L’attacco terroristico è stato rivendicato poche ore dopo, dall’Isis e il “lupo solitario” a compiere questa strage è stato Salmen Abedi, giovane inglese di origini libiche. Arrestata anche tutta la famiglia del terrorista, che aveva aderito alle teorie dell’Isis e che conosceva i piani di Salmen, anche il fratello era già pronto a farsi brillare e stava già progettando un attentato a Tripoli, nella capitale Libica.

Nella casa inglese del giovane attentatore, è stato scoperto materiale esplosivo per generare altre bombe come quelle utilizzate dal kamikaze nell’arena di Manchester, a testimonianza del fatto che gli attentati dovessero essere anche più di uno.

Tesi confermata anche dal Premier britannico, Theresa May, la quale, nell’esprimere cordoglio e vicinanze alle vittime, ha anche dichiarato che l’allerta terrorismo resta elevatissima, in quanto non sono escluse nuove azioni da parte dei foreign fighters.

Una donna presente al concerto ha dichiarato che Ariana Grande aveva appena terminato la sua ultima canzone e aveva lasciato il palco, quando si è sentita una forte esplosione e tutti hanno iniziato a urlare e a correre verso l’uscita.

I tassisti della città hanno messo a disposizione i loro mezzi in maniera gratuita, per tutta la notte accompagnando in ospedale i feriti, o per chi doveva tornare a casa o cercava parenti o amici coinvolti nell’attentato.

Con i suoi 21mila posti, la Manchester Arena è il secondo palazzetto più grande d’Europa. Il concerto di Ariana Grande, idolo dei teenager, era la prima tappa europea del tour mondiale dell’artista. La cantante ha fatto sapere di stare bene ma è “inconsolabile” e “devastata” dall’accaduto.
Resta la paura in Europa ed un allerta terrorismo altissima, ma non per questo dobbiamo darla vinta a loro.

Napoli, 31 maggio 2017