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Sette mosse per provare a cambiare il mondo.
di Pasquale Falco

 

 

“[…] coloro che tentano di guidare l’economia
e le nostre società sono come dei piloti che cercano
di seguire un tracciato senza una bussola affidabile. […]
Siamo quasi ciechi quando gli indicatori su cui si basa l’azione
sono mal progettati o quando non sono ben compresi.
Per molti scopi, abbiamo bisogno di indicatori migliori.”

 

 

Economía-Rosquilla-Kate-RawothKate Raworth, economista di Oxford, nel serrato dibattito sullo sviluppo sostenibile, propone il modello economico della ciambella (Doughnut economy).

In L’economia della “ciambella”, sette mosse per pensare come un economista del XXI secolo, pone le basi della sua visione di come debba narrarsi lo sviluppo sostenibile e lo fa all’interno di un rigoroso percorso scientifico.

“Raggiungere lo sviluppo senza portare danni alla Terra”, ecco lo scopo della Doughnut Economy.

Questo modello si sviluppa nello spazio di due confini:

- un confine interno (inner boundery) relativo alle dimensioni sociali

- un confine esterno (outer boundery) relativo ai limiti ambientali.

La dimensione sociale è il confine interno, quello spazio dove si sviluppa una società stabile che dovrebbe garantire a tutte le persone la disponibilità delle risorse di base, come il cibo, l’acqua, l’assistenza sanitaria e l’energia.

In modo tale che i diritti umani vengano pienamente rispettati.

All’interno di questi due confini si estende uno spazio che assume la forma di una ciambella, in questo spazio trova terreno fertile la possibilità di generarsi lo sviluppo sostenibile.

Il confine esterno delimita i limiti ambientali che comprendono l’utilizzo delle risorse naturali da parte dell’uomo, il quale non dovrebbe porre sotto stress i processi naturali della Terra causando, ad esempio, perdita di biodiversità e cambiamento climatico.

La dimensione ambientale forma un confine esterno, superato il quale si realizzano le condizioni di degrado ambientale. Ciambella 2L’economista inglese ci dice che, come esiste un confine esterno all’uso delle risorse, una specie di tetto, oltre cui il degrado ambientale diventa inaccettabile e pericoloso per l’intera umanità, ne esiste uno interno al prelievo di risorse, denominato livello sociale di base, come unciambella 4 pavimento e scendere sotto il quale ci indica che la deprivazione umana diventa inaccettabile e insostenibile.

È possibile vivere nei confini della Ciambella?

La sfida da affrontare è certamente complessa, i confini sociali e planetari, nella realtà, sono tra loro interdipendenti, poiché i problemi ambientali possono alimentare la povertà e viceversa.

La sfida è creare economie che riescano a portare l’intera umanità nella Ciambella.

La Raworth, ci dice che cinque, sono i fattori che determinano il funzionamento della Ciambella:la popolazione, la distribuzione, l’aspirazione, la Tecnologia, la Governance.

Abbiamo sempre di più bisogno di una nuova economia che come un fuoco ardente infiammi l’umanità di progettazione rigenerativa.

Napoli, 21 novembre 2021