Portogallo re d’Europa
Portogallo re d’Europa
di Russo Raffaele
Il Portogallo ha vinto l’Europeo 2016 a Parigi contro i padroni di casa della Francia in una finale molto tattica e per niente bella.
Decisivo il goal di Eder nel secondo tempo supplementare, dopo che i 90 minuti si sono conclusi con un mesto 0-0, con il Portogallo costretto a perdere la sua stella, CR7, dopo soli 26 minuti di gioco, dopo un brutto fallo di Payet.
Questa, in sintesi, la cronaca della finale disputata al Saint Denis.
Tralasciando il mero aspetto tecnico-tattico, bisogna elogiare, come giusto che sia, la squadra lusitana, la quale, da bella e incompiuta, incapace di vincere titoli, è riuscita a portarsi per la prima volta il titolo Europeo a casa, cosa che non è accaduta neanche nell’epopea di Figo e Rui Costa e con il fenomeno Eusebio.
Grandi meriti vanno al mister Fernando Santos e alle due stelle che hanno trascinato la squadra, ovvero Cristiano Ronaldo e Nani.
In particolare, CR7, che dopo un avvio stentato e non in perfetta condizione, dalla partita con l’Ungheria è tornato a fare quello che ha sempre fatto, ovvero i goal e giocate di alta classe, che hanno dato più fiducia e autostima a tutta la squadra e sono serviti poi per il cammino successivo.
Chi ha approfittato delle giocate di Ronaldo è stato Nani, il quale è ritornato lo splendido giocatore ammirato con Sir Alex Ferguson ed è stato autore, soprattutto nella prima parte dei gironi, di goal decisivi.
I due sono stati allenati in modo sapiente dal mister Santos, il quale, in questa competizione, ha abbandonato la filosofia del “calcio bailado”, ma ha spinto più per il sacrificio e l’abnegazione di squadra, con una difesa a farla da padrone, guidata da Pepe e coadiuvata da Rui Patricio e Josè Fonte, protagonisti di questo splendido Europeo.
In conclusione, si può dire chiaramente che non ha vinto la squadra più forte, ma senza ombra di dubbio, ha vinto la squadra che più di ogni altra ha desiderato e ricercato questa competizione.
Napoli, 15 luglio 2016