Piccolo passo. Giovanni Della Pietra. Nola
Piccolo passo
di Giovanni Della Pietra
Un Napoli coriaceo agguanta la Finale
Il Napoli guidato da Walter Mazzarri batte la Fiorentina di Vincenzo Italiano nella prima storica semifinale della SuperCoppa Italiana, tenuta a Riyadh, in Arabia Saudita. La partita termina con il rotondo risultato di 3-0 per i partenopei, che si qualificano per la Finale di lunedì, dove li attende l’Inter, che si è sbarazzato della Lazio con il medesimo punteggio.
La partita
Gli andamenti delle due squadre sono completamente opposti: il Napoli viene da una sola vittoria nelle ultime cinque partite disputate in tutte le competizioni, rialzando la testa solo nel Derby campano contro la Salernitana; la Fiorentina, invece, viene da un solo inciampo, contro il Sassuolo, negli ultimi 5 scontri tra Coppa Italia, dove ha superato il turno a discapito del Bologna, e Campionato di Serie A.
In questo nuovo trofeo, però, non contano i risultati ottenuti finora e i punti e le difficoltà restano al Campionato.
Ma, fanno statistica gli ultimi precedenti tra le due squadre, che sorridono ai viola gigliati, i quali hanno anche vinto l’ultimo testa a testa imponendosi allo Stadio Maradona per 1-3 nell’Ottobre 2023, venendo sconfitti una sola volta contro il Napoli dal 2022.
La lista degli assenti in casa Napoli si presenta lunghissima: indisponibile Alex Meret, portiere titolare della squadra azzurra; mancano anche Natan, difensore brasiliano, e Diego Demme, rientrato solo con la Salernitana nel giro delle rotazioni e costretto a fermarsi per problemi fisici; il lungodegente Oliveira, partito ugualmente con il gruppo, e i giocatori impegnati nella Coppa Continentale Africana, Victor Osimhen e Frank Zambo Anguissa. Walter Mazzarri è quindi costretto a ridisegnare nuovamente la squadra e si presenta allo stadio Al-Awwal Park di Riyadh con un 3-4-2-1, per arginare le qualità di palleggio e di gioco in ampiezza della squadra di Firenze.
Rientra nella formazione Mazzocchi, che prende il posto di Zielinski, per consentire il cambio modulo.
Mancano all’appello in casa viola, invece, Gaetano Castrovilli e Dodô, alle prese con un lungo infortunio al legamento crociato anteriore; a cui si aggiunge l’ivoriano Christian Kouame, convocato in nazionale in vista della Coppa d’Africa.
Rientra almeno in panchina, il calciatore più significativo in termini realizzativi, Nico Gonzalez, che secondo le indicazioni non riuscirebbe a mantenere il campo per troppo tempo, ma risulterebbe fondamentale in vista dei calci di rigore.
La prima frazione di gioco inizia con un ritmo alto: schema della Fiorentina su punizione, che porta al tiro Jorko Ikone, a cui si oppone l’attaccante azzurro Simeone, insolitamente in zona difensiva. Risponde il Napoli all’8° minuto di gioco, con Politano, che calcia verso la porta rientrando dalla sua fascia di pertinenza, impensierendo il portiere Terracciano.
Il Napoli abbassa il suo baricentro di qualche decina di metri, lasciando pochi spazi agli avversari: su un contropiede, Kvaratskhelia controlla sull’uscita sconsiderata di Milenkovic e da terra riesce a liberare Juan Jesus, che serve in profondità Simeone, il quale tira verso la porta siglando il gol del vantaggio.
La Fiorentina reagisce prima con un gol di Beltran, annullato per fuorigioco di Giacomo Bonaventura, autore dell’assist; e al 43’ con Ikone, che spezza il raddoppio avversario, ed ottiene un calcio di rigore per fallo di Mario Rui.
Sul dischetto si presenta la stessa ala francese, che calcia al di sopra della traversa, pur avendo spiazzato il portiere avversario.
Il primo tempo termina sul risultato di 1-0 per i partenopei.
Seconda parte di partita, che si presenta invece meno densa di emozioni: dà false avvisaglie il primo squillo viola al 48’, che riesce a tirare verso la porta del Napoli, trovando la pronta opposizione dell’estremo difensore Gollini.
Il Napoli presidia la parte centrale del campo, costringendo la viola ad allargare il proprio gioco e rendendo vano il proprio palleggio, per cui la partita diventa sonnecchiante.
Si risveglia improvvisamente per i 10 minuti di gloria del giovane Alessio Zerbin, che subentrato al minuto 81 all’infortunato Mazzocchi, segna il gol del raddoppio su un calcio d’angolo spizzato dal capitano azzurro Giovanni Di Lorenzo, solo 3 minuti dopo.
Sul gol, il calciatore azzurro impatta con la nuca sul palo ed è costretto ad uscire momentaneamente dal campo per le cure.
Al 86’, il frettoloso rientro permesso per il rientro in campo, porta Zerbin in pressione su Duncan in zona palla, gliela strappa e riesce a calciare verso la porta giunto al limite dell’area avversaria, firmando il gol del decisivo 3-0.
L’immagine conclusiva è il Napoli festante per aver raggiunto la finale e il giovane Zerbin che si gode il premio di MVP della Lega di Serie A.
Punto Della Pietra
Esordisce con Napoli – Fiorentina il nuovo format della Supercoppa, che prevede due semifinali e una finale, a cui si qualificano il Napoli Campione d’Italia, l’Inter vincitrice della Coppa Italia, Lazio e Fiorentina rispettivamente seconde.
Il cambiamento del format è legato all’accordo con l’Arabia Saudita che prevede 4 edizioni di Supercoppa svolte in quel di Riyadh.
Questo tabellone si presenta come una competizione che va contro il concetto iniziale di Supercoppa, che per definizione dovrebbe essere uno scontro Campione vs Campione: il fatto che una squadra non campione possa vincere la Supercoppa risulta essere l’ennesima contraddizione.
Fa da sfondo a questo scenario incoerente uno stadio semivuoto, a panaggio di pochi appassionati, quando poteva essere svolta in Italia o in maniera itinerante o allo Stadio Olimpico di Roma nella Capitale a disposizione dei tifosi italiani e delle squadre che avrebbero potuto usufruire della partita.
Tutto questo in nome del Dio Denaro.
Ritornando alla partita, vittoria fondamentale del Napoli, che oltre al passaggio del turno, consente di ritrovare morale.
La squadra azzurra, priva di diverse pedine, è costretta ad abbandonare l’idea propositiva di gioco e a basarsi su una tattica più attendista e speculativa. La Fiorentina, dal suo canto, invece, non riesce a sviluppare la sua identità tattica e al tempo stesso lascia molti spazi in zona difensiva in cui il Napoli si getta a capofitto. La sensazione è quella di un risultato anche troppo pesante per la Viola per quello che il campo ha espresso.
Tabellone
Con questa vittoria, il Napoli accede alla Finale di EA Sports SuperCup per la 5° volta nella sua storia. Dall’altro lato del tabellone, l’Inter esce vincitore dallo scontro con la Lazio, per decidere la contendente degli azzurri nella Finalissima di Lunedì 22 Gennaio, allo stadio Al-Awwal Park di Riyadh. L’Inter proverà a far vincere la 5° supercoppa al suo allenatore, che significherebbe record.
Pagelle
Napoli: Gollini 6; Di Lorenzo 6, Rrhamani 6, Juan Jesus 6.5; Mazzocchi 6 (81’ Zerbin 7), Cajuste 6 (77’ Gaetano 6), Lobotka 6, Mario Rui 6 (72’ Ostigard 6); Politano 6 (72’ Lindstrom 6), Kvaratskhelia 6.5 (72’ Zielinski 6); Simeone 6.5. All. Mazzarri: 6.5
Fiorentina: Terracciano 6; Kayode 6, Milenkovic 5.5, Martinez Quarta 5.5 (88’ Barak s.v.), Biraghi 5.5 (68’ Parisi 5.5); Arthur 6, Duncan 5.5; Ikone 5 (57’ Nzola 6), Bonaventura 6 (88’ Faraoni s.v.), Brekalo 5 (57’ Sottil 5); Beltran 5.5. All. Italiano: 5.5
Migliori
Zerbin 7: Spacca la partita e trova il suo primo gol con la maglia azzurra. I primi due, pardon.
Juan Jesus 6.5: La difesa a 3 è il suo habitat naturale e si vede: sa quando inserirsi e quando aspettare. Trova un passaggio illuminante sul gol dell’1-0
Kvaratskhelia 6.5: È la certezza della squadra anche quando i compagni non girano. Palla a Kvara e qualcosa inventa: apre il campo a Juan Jesus su una palla morta, sfruttando il pressing errato di Milenkovic. Il nuovo modulo gli sgonfia le ruote e lo costringe a difendere.
Mazzarri 6.5: Il risultato gli dà ragione, ma che rischio! Era necessario per trovare morale e gruppo, ma per chi ha memoria spallettiana o ha vissuto l’epoca sarriana, il Napoli confinato negli ultimi metri di campo è un tonfo al cuore.
Arthur 6: Testa della squadra, ogni pallone passa da lui e non lo perde mai.
Peggiori
Mario Rui 6: Viene messo spesso in mezzo tra Kayode e Ikone, deve supplire alle mancanze difensive di Kvara. Colpevole nel rigore del possibile 1-1.
Ikone 5: Partita non male, mette in difficoltà Mario Rui. Sulla sua partita pesa come un macigno il rigore sbagliato del possibile 1-1, che poteva raccontarci tutta un’altra storia.
Arbitro
La Penna 7: Senso tattico e vicinanza all’azione sono la base per il suo voto. Gestisce la partita con pochi cartellini: nella lista dei cattivi finisce solo Biraghi, forse manca il giallo di Cajuste. Piccola imprecisione nel gol del 3-0: la palla va verso la linea dove c’è Zerbin, era il caso di aspettare qualche secondo per farlo rientrare.
Nola, 21 gennaio 2023