mar 26 NOVEMBRE 2024 ore 01.41
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Non solo Beatles, 10 canzoni di John Lennon
di Emanuela Cristo

John Lennon è uno degli artisti più amati e celebrati di sempre e ha composto, con Paul McCartney e da solista, canzoni ormai pietre miliari della musica.
Ne ricordiamo 10:

1. Give Peace a Chance – 19693. Instant Karma! – 1970

Anche se ufficialmente attribuita alla Plastic Ono Band, fu scritta da Lennon e fu la prima canzone solista di un Beatle. Il cantante la compose durante la luna di miele Bed-in e la registrò davanti a uno stuolo di giornalisti, dal letto della stanza 1742 del Queen Elizabeth Hotel di Montreal, insieme alla moglie, servendosi solo di quattro microfoni e un registratore a quattro piste. Il titolo, che è anche l’unico verso ripetuto per l’intera canzone, si riferisce alla risposta che Lennon diede ad un giornalista che gli aveva chiesto la ragione del loro Bed-in di protesta. Il brano divenne l’inno delle manifestazioni pacifiste contro il conflitto in Vietnam.

2. Cold Turkey – 1969

La canzone fa riferimento al periodo di disintossicazione dall’eroina che John e Yoko affrontarono nel ’69. Il termine indica la pelle sudaticcia e fredda di chi affronta in maniera repentina l’astinenza da oppiacei. McCartney si rifiutò di inciderla perché la ritenne troppo legata alle vicende personali di Lennon e questo minò ulteriormente il già logorato rapporto fra i membri dei Beatles. Il cantante la incise agli Abbey Road Studios con Eric Clapton, Ringo Starr e Klaus Voorman. Non riscosse molto successo e l’artista se ne ricordò adducendo anche questo alle motivazioni con le quali qualche anno dopo restituì alla Regina la sua onorificenza di MBE.

3. Instant Karma! – 1970

È uno dei tre brani di Lennon ad essere presente nella Rock and Roll Hall of Fame e trasse ispirazione da una conversazione che il cantante ebbe con degli amici. Fu composta in un’ora soltanto e registrata lo stesso giorno. Ruota intorno al concetto di Karma, al rapporto di causa-effetto che regola le azioni degli uomini.

4. Power to the People – 1971

“Scrissi Power to the People nella stessa maniera in cui scrissi Give Peace a Chance, per dare qualcosa da cantare alla gente”. L’ispirazione gli venne da un’intervista rilasciata a due giornalisti della sinistra radicale. Anni più tardi però Lennon affermò di sentirsi in imbarazzo riguardo il brano, che riteneva probabilmente un po’ retorico e in ritardo sui tempi.

5. Jealous Guy – 1971

Lennon l’aveva scritta in seguito ad un viaggio in India dei Beatles in cui assistettero ad una lezione riguardo “un figlio di Madre Natura”. McCartney scrisse Mother Nature’s Son che finì nel White Album. Il brano scritto da John, Child of Nature, rimase accantonato per un po’ fin quando il cantante lo riprese e decise di pubblicarlo in Imagine cambiandone anche il titolo.

6. Whatever Gets You Thru the Night – 1974

Il brano è contenuto nell’album Walls and Bridges. Per il titolo Lennon trovò l’ispirazione facendo zapping in tv durante la notte. Vide la partecipazione di Elton John ai cori e al pianoforte. Quest’ultimo sosteneva che il brano sarebbe arrivato al 1° posto. Per questo scommise con Lennon che se così fosse stato, il cantante sarebbe dovuto apparire sul palco ad un suo concerto. Quando il singolo arrivò in vetta alla classifica John salì sul palco del Madison Square Garden durante un concerto di Elton.

7. Nobody Loves You (When You’re Down and Out) – 1974

Anche questo brano fu incluso in Walls and Bridges ed esprime a pieno la sensazione di disperazione e solitudine che stava vivendo Lennon in quel periodo. Separato da Yoko Ono, che faceva resistenza nel riammetterlo nella propria vita, e in un momento poco felice della sua carriera, mentre quella di McCartney decollava. La canzone esprime in maniera estremamente sincera e amara un concetto molto semplice: nessuno ti ama quando tocchi il fondo.

8. (Just Like) Starting Over – 1980

Pubblicato ad ottobre come primo singolo di Double Fantasy, era il primo nuovo brano di Lennon dal ‘75 e, due settimane dopo l’uccisione dell’artista avvenuta l’8 dicembre dello stesso anno, arrivò ai vertici delle classifiche in molti paesi.

9. Woman – 1981

Secondo singolo di Double Fantasy, ma il primo ad essere pubblicato postumo. Lennon la dedicò alla moglie Yoko Ono e in generale all’intero mondo femminile, “l’altra metà del cielo”, come egli stesso sussurra all’inizio della canzone.

10. Watching the Wheels – 1981

Pubblicato postumo nell’album Double Fantasy del 1980, Lennon lo scrisse nel ’78 con la stessa melodia ma un testo leggermente diverso. La primissima bozza del brano risaliva in realtà al ’77. Fa riferimento alle critiche ricevute dal cantante riguardo la sua scelta di ritirarsi per un periodo dalla vita frenetica della sua professione per stare con la propria famiglia e crescere suo figlio, godendo della tranquillità delle giornate e dei momenti di pigrizia.

Napoli, 31 gennaio 2023