Nibali, lo “squalo rosa” d’Italia
Nibali, lo “squalo rosa” d’Italia
di Raffaele Russo
Diciamoci la verità: se pensiamo ad uno sport dove la “sofferenza” e lo “spirito battagliero” la fanno da padrone, il ciclismo è il primo a cui facciamo riferimento.
Questo ultimo giro che si sta apprestando alla conclusione ha mostrato tutte le qualità e le doti che uno sport come questo sa regalare; e in più, le ha incarnate in un corridore che sta conquistando piano piano i cuori di tutti gli appassionati. Stiamo parlando dello “squalo dello stretto”, Vincenzo Nibali.
Infatti l’impresa di cui è stato artefice il ciclista messinese entrerà sicuramente nei libri di storia, visto che a tre tappe dal termine, contava un ritardo di circa 4 minuti dal primo in classifica, l’austriaco Kruijswijk.
Tutta la critica e tutta la stampa ha iniziato ad attaccarlo senza esclusioni di colpi, accusandolo di non essersi preparato adeguatamente; Nibali, seppur evidentemente piccato, è sempre stato in silenzio e si è mostrato sempre sicuro di se e delle sue qualità.
Qualità che ha rimostrato a tutti nelle due ultime tappe di montagna, compiendo una rimonta prima sull’austriaco Kruijswijk e poi sul colombiano Chavez, che, nel frattempo, aveva appena conquistato la maglia rosa.
Il ciclismo, negli ultimi anni, è stato sempre toccato da vicende poco “chiare”, con dottori e ciclisti coinvolti in grandi scandali di cocaina e sostanze non autorizzate dalla Federazione.
La speranza è che con Nibali, volto pulito e sano, il movimento possa ripartire e tornare ad emozionare migliaia di spettatori e appassionati come in passato, semplicemente predicando quei valori e quei principi tipici di questo fantastico sport.
Napoli, 1 giugno 2016