Napoli, al Teatro Augusteo grande successo di Gianni Ferreri ed Anna Falchi con “La Banda degli Onesti”.
Gianni Ferreri ed Anna Falchi in Scena al Teatro Augusteo in La Banda degli Onesti.
di Domenico De Gregorio
Teatro gremito per la prima de “La banda degli onesti” con Gianni Ferreri ed Anna Falchi a Napoli al teatro Augusteo.
Dopo venti anni dall’adattamento teatrale del celebre film interpretato dal grande Totò ad opera di Mario Scarpetta, ritorna la divertente vicenda dei falsari onesti, incapaci di approfittare della fortuna che si trovano ad avere tra le mani. Il lavoro teatrale per la regia di Gaetano Liguori, da subito appare curato e puntuale nel narrare con chiarezza la storia dei due onesti protagonisti, il portiere con intimo di sfratto ed il tipografo non proprio abile con la lingua italiana. La sceneggiatura infatti risulta alleggerita da tutti quei fronzoli che arricchivano la versione cinematografica e che in questo contesto avrebbero solamente distolto l’attenzione sulla parola, sui dialoghi dei protagonisti ricchi di battute comiche che lasciano lo spettatore senza fiato.
Anna Falchi, nel ruolo della nordica moglie del portiere, interpretato da Gianni Ferreri, è perfetta nel suo ruolo, i suoi colori e la sua presenza scenica rendono credibile il suo personaggio, niente di napoletano c’è in lei, due culture a confronto, quella nordica sempre pronta ad affrontare ogni sorta di problema con freddezza e determinazione e quella partenopea, più incline alla disperazione prima di trovare la giusta soluzione.
Gianni Ferreri, nel ruolo non facile che fu di Totò, riesce perfettamente a far vivere sul palco un personaggio se pur conosciuto da tutti nel tutto nuovo, nulla riconduce al già visto, pur essendo quelle le battute conosciute quasi a memoria dagli amanti del genere. La bravura di Ferrari consiste proprio in questo, essere capace di dare nuova vita ad un personaggio che è nel cuore degli italiani, e lo fa con la semplicità di un testo cosi perfetto che rappresenta, per il bravo attore, la sicurezza di poter fare un passo indietro rispetto alla scrittura così completa che da sola caratterizza e delinea alla perfezione i contorni dei personaggi.
Grazie ad una scenografia girevole, che ripropone i due luoghi dove si dipana la storia, la tipografia e la portineria, la storia prende movimento, o meglio il rischio di una staticità del racconto è scongiurato dai veloci e continui cambi di scena che conducono lo spettatore da un luogo all’altro. Davide Ferri, nel ruolo del tipografo è perfetto, battuta dopo battuta diventa protagonista insieme a Ferreri, non c’è ne spalla ne comprimario, i due personaggi sono stati riscritti in modo tale da essere entrambi protagonisti, e lo sono fino all’epilogo finale dove l’onestà dei due prevale sopra ogni tentazione di facile ed illegale benessere.
Attorno ad i protagonisti tanti attori tutti bravi, Enzo Esposito, Antonio Fiorillo, Franco Pica, Sasà Trapanese, Enzo Varone e Chiaravitiello, che arricchiscono questo spettacolo riuscito e premiato da fragorosi applausi.
Napoli, 29 ottobre 2017