gio 21 NOVEMBRE 2024 ore 15.18
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Montagne russe
di Giovanni Della Pietra


Il Napoli esce vittorioso da una festa del gol

15Il Napoli ritorna a giocare di domenica alle 15: all’U-Power Stadium, si affrontano il Monza di Raffaele Palladino e il Napoli di Francesco Calzona, entrambe le squadre reduci da una sconfitta nel turno pasquale. La gara termina con il roboante e convulso risultato di 2-4 in favore dei partenopei: aprono le danze i brianzoli con una rete di Milan Djuric nella prima frazione di gioco. Nella seconda parte del match, ha luogo la sagra del gol, con ben 5 marcature in 13’: prima Victor Osimhen, Matteo Politano e Piotr Zielinski ribaltano la partita in favore degli azzurri; in seguito, il Monza con la rete di Andrea Colpani rimane aggrappata al match, ma mette il sigillo definitivo la marcatura di Giacomo ‘Jack’ Raspadori. La vittoria porta nuova linfa vitale alla rincorsa azzurra alle posizioni europee, mentre con questa sconfitta il Monza dice ragionevolmente addio – anche se non ancora aritmeticamente – alla possibilità di partecipare alle coppe europee, rimanendo ancorata all’11° posizione.

Preview del match
Il Monza si avvicina al match dell’U-Power Stadium con un ruolino di marcia molto altalenante, caratterizzato da 3 sconfitte e 2 vittorie negli ultimi 5 incontri disputati (vittoria contro il osimen vola Cagliari per 1-0 e contro il Genoa per 2-3). Più della metà dei punti ottenuti in Serie A dalla squadra brianzola sono stati conquistati tra le mura amiche, dove è reduce da 3 vittorie, 1 pareggio e 1 sola sconfitta nelle ultime 5 partite svoltesi in casa (1-4 contro la Roma). L’ultima partita casalinga si è conclusa con una vittoria di misura (1-0) con il Cagliari, per cui il Monza può puntare a vincere due partite consecutive in Serie A in casa per la prima volta dal Novembre 2022 (in quel caso 2-0 al Verona e 3-0 alla Salernitana).
Il Napoli, Campione d’Italia, si trova in ottava posizione, con appena 45 punti in 30 giornate: la squadra partenopea non aveva un rendimento così basso a questo punto della stagione dal 2009/10, quando però terminò il campionato al 6° posto.
La sconfitta per 0-3 contro l’Atalanta dello scorso turno di Serie A, ha messo fine ad una striscia di imbattibilità che durava da ben 6 partite, in cui aveva messo in fila 4 pareggi (1-1 contro Genoa, Cagliari, Torino e Inter) e 2 vittorie (1-6 al Sassuolo e 2-1 alla Juventus). Paradossalmente, la squadra partenopea ha conquistato più punti in trasferta che al Maradona (23 punti casalinghi contro i 22 in trasferta), mantenendo una striscia aperta di risultati utili di 3 partite.
Una delle problematiche della debacle del Napoli di quest’anno è attribuibile alla fase difensiva: infatti, la squadra azzurra subisce gol ininterrottamente da 9 partite. L’ultimo clean sheet risale allo 0-0 dello Stadio Olimpico contro la Lazio del 28 Gennaio 2024, mentre l’ultima vittoria senza reti subite ci riporta all’11° giornata di questo campionato, quando il Napoli si impose per 0-2 all’Arechi di Salerno.
2Per quanto riguarda i testa a testa, i precedenti tra le due squadre, disputati in questo secolo, sono in perfetta parità: 1 vittoria per parte e 1 pareggio. Lo scontro diretto più prossimo è quello del girone di andata quando al Maradona terminò 0-0, con il Monza che sbagliò anche un calcio di rigore. Tornare, invece, all’U-Power Stadium, riporta al Napoli ricordi agrodolci: infatti gli azzurri vennero sconfitti per 2-0 il 14 maggio 2023, quando si era laureato Campione di Italia da circa 10 giorni e le motivazioni iniziavano a calare.
Sotto la luce dei riflettori terminano i due estremi difensori: infatti tra i portieri che hanno disputato almeno 20 partite in questa stagione, Michele Di Gregorio è il secondo per percentuale di parate effettuate (80%) – secondo solo a Sommer, fermo ad 81% – mentre il suo dirimpettaio, Alex Meret, è quintultimo in questa speciale classifica (65%).

La partita
Il Monza non può arruolare per la partita del Brianteo contro il Napoli: l’esterno Gianluca Caprari, infortunato di lunga data per una lesione del LCA; il trequartista Samuele Vignato, alle prese con3 un problema all’adduttore, e il difensore nato proprio in quel di Napoli Danilo D’Ambrosio. A tali giocatori acciaccati, si aggiunge la squalifica del capitano Matteo Pessina, rimediata nell’ultima giornata di campionato contro il Torino. Mister Palladino quindi schiera un rodato 4-2-3-1: con Zerbin che sostituisce lo squalificato Matteo Pessina, complice l’accentramento di Dany Mota Carvalho, con Colpani largo sulla destra alle spalle dell’unica punta Milan Djuric. Rispetto alla trasferta di Torino, il tecnico di origine napoletane preferisce Luca Caldirola ad Andrea Carboni, per consentire un più agevole scivolamento della difesa a 3.
Gli azzurri, invece, devono fare a meno di Jasper Lindstrøm, vittima di una fastidiosa lombalgia, mentre rientra in gruppo Khvicha Kvaratskhelia, assente nella rovinosa sconfitta contro l’Atalanta, che riprende il suo posto sull’out di sinistra del tridente partenopeo nel collaudato 4-3-3 di Mister Calzona. Oltre al georgiano, anche Cyril Ngonge ottiene una maglia da titolare a discapito di Matteo Politano, per completare l’attacco con la presenza di Victor Osimhen. Nuova chance da titolare per Piotr Zielinski, calciatore ormai con le valigie in mano, ma che prende il posto di Hamed Junior Traorè, il cui riscatto non sembra una priorità per gli azzurri. Sulla fascia sinistra, Mati Oliviera vince il ballottaggio con Mario Rui.
Il Monza, sin dalle prime fasi di match, si posiziona con un 3-5-2 nelle fasi di non possesso palla con Colpani che si abbassa nella linea dei centrocampisti a comporre la diga.
6La partita si sblocca subito, con i biancorossi che costruiscono a destra con Andrea Colpani, che apre una panoramica che trova dal lato opposto Alessio Zerbin. Dopo un controllo di pregevole fattura, l’esterno ex Napoli crossa al centro, su cui arriva prima di testa Milan Djuric, per siglare il gol del vantaggio monzese (1-0).
Nella prima frazione di gioco, il Napoli produce a fatica due azioni: al 16’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Di Lorenzo arpiona in area di rigore una palla vagante, ma il tiro termina sopra la traversa.
Al 40’, Osimhen va a contrasto con Di Gregorio per tentare di recuperare palla, su cui arriva Kvaratskhelia, il cui tiro viene murato dall’estremo difensore monzese.
Termina una prima frazione di gioco, con poche conclusioni e poche azioni, dai tratti anche sonnolenti, ma il match si stappa poi nella ripresa dove gli azzurri trovano tre reti nell’arco di 6’.
Per la rete del pareggio: al 54’, Politano appoggia per Anguissa, che crossa al centro, dove Osimhen colpisce un’impressionante elevazione, e mette in porta.
Appena due minuti dopo, Zielinski tira dall’area di rigore, ma viene murato, Politano dalla lunetta ribatte al volo verso la porta trovando l’angolino in maniera splendida, per la rete del 1-2.
Quattro minuti dopo, il Napoli transita in area di rigore con il fraseggio da destra verso sinistra fino ad arrivare al suo numero 77, che tenta il tiro, però ribattuto, ma poi ripropone per Zielinski, che, quando trova lo spazio, lascia partire una conclusione che bacia la traversa e termina in rete per l’allungo azzurro (1-3).
Rimessa la palla al centro, il Monza riparte e reagisce con Colpani: da destra rientra verso il centro puntando Juan Jesus, e lascia partire un tiro a giro che termina alle spalle di Meret per accorciare le distanze (2-3).
Ma il Napoli ha preso in mano il controllo del gioco e ristabilisce le distanze con il tap-in di Raspadori – che segna 19” dopo il suo ingresso in campo – sul tiro di Di Lorenzo deviato da Di Gregorio.
Il resto è accademia, e il Napoli si rialza dopo l’inciampo con l’Atalanta: una seconda frazione di gioco emozionante e ricca di capovolgimenti di fronte ci ripaga anche di una prima non proprio esaltante.

Il punto Della Pietra
Monza – Napoli è una montagna russa di emozioni e di ribaltoni, nella cornice di un surreale U-Power Stadium, resa tale della cospicua e rumorosa presenza dei tifosi azzurri. La contestazione dei supporters partenopei dura i primi 15 minuti6 in cui scelgono l’assenza e la via del silenzio, da lì in poi è un susseguirsi di cori avversi che fanno percepire il pessimo umore della piazza azzurra. Nel mentre, il Monza in campo si porta in vantaggio con un colpo di testa di Djuric e gestisce il risultato favorevole subendo il minimo indispensabile nella prima frazione, contro un Napoli statico e poco propenso al movimento senza palla, accogliendo i tentativi offensivi azzurri con un più raccolto 3-5-2 in fase di non possesso. D’altro canto, però, oltre all’azione della rete, la formazione monzese non spaventa più il portiere azzurro Meret, fornendoci un primo tempo dai tratti deludenti.
Se è vero che il pubblico è il 12° uomo, è anche vero che quello che accade in campo influenza – gela o incendia – il pubblico: un Napoli ritornato in campo con una nuova verve, con una mobilità ritrovata e con un Politano in più, mette a referto due reti nel giro di pochi minuti e la pace è suggellata dal fantastico gol del vantaggio azzurro che porta proprio la firma dell’esterno azzurro, il quale celebra sotto lo spicchio occupato dai suoi tifosi. I cambi effettuati da Palladino non incidono e non mettono a riparo il Monza dalla tempesta offensiva azzurra. Da lì, il pubblico giunto dalla Campania, spinge la propria squadra verso i tre punti e la partita finisce per lo stapparsi con un totale di 5 reti distribuite in 13’, portando il punteggio sul risultato di 2-4. Il resto del match è gestione di pura accademia degli azzurri, che non subiscono ulteriori pericoli.
Match dai due volti per entrambi le squadre: Monza che nei 90′ crea solamente 2 occasioni da rete pericolose, convertite entrambe in gol. Nella prima frazione riesce ad imbrigliare un Napoli che – anche a detta del suo coach – gioca troppo palla addosso e movimenti offensivi ridotti all’osso. Nella seconda parte di match, il Monza non riesce a contenere un Napoli che cerca sempre l’uomo libero dopo essersi sbloccato mentalmente 7con 3 reti in pochi minuti. Azzurri che invece nella prima frazione di gioco concludono una sola volta nello specchio della porta difesa da Di Gregorio, mentre, nella ripresa, questa nuova mobilità si traduce in una maggiore velocità di fraseggio e maggiore qualità offensiva.

Classifica di giornata
Il Napoli con la vittoria sul Monza (2-4) accorcia sulla zona Europa, approfittando della sconfitta della Lazio nel derby capitolino (1-0 in favore della Roma) e dell’Atalanta, sconfitta 2-1 in quel di Cagliari. Escono sconfitte anche Torino, battuta ad Empoli con il risultato di 3-2, e Fiorentina, battuta di misura (1-0) allo Juventus Stadium. Per la partecipazione alla prossima Champions, oltre alla già citata vittoria della Roma, il Bologna si ferma sullo 0-0 sul campo del Frosinone. Nelle zone altissime di classifica, l’Inter è in attesa della sfida contro l’Udinese del Bluenergy Stadium del Monday Night, mentre si avvicinano – almeno momentaneamente – Juventus, vittoriosa 1-0 contro la Viola e Milan, trionfante 3-0 contro il Lecce. Nelle zone calde, Salernitana e Sassuolo si fermano sul pari con un pareggio che non fa felice nessuno (2-2), mentre il Frosinone raccoglie un punticino con il Bologna; il Verona viene battuto dal Genoa ormai salvo (1-2). Pesa sulla classifica una gara in meno per Atalanta e Fiorentina.

Pagelle
Monza: Di Gregorio 6; Birindelli 6 (30′ st Kyriakopoulos s.v.), Izzo 5.5, Pablo Marì 6, Caldirola 5.5; Akpa Akpro 6 (9′ st Bondo 5), Gagliardini 5.5 (30′ st Carboni s.v.); Colpani 7, Mota 6 (26′ pt Maldini 5.5), Zerbin 6.5 (9’st Ciurria 5); Djuric 6.8 Allenatore: Palladino 6.Napoli: Meret 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Juan Jesus 5, Olivera 6 (35′ st Mario Rui s.v.); Anguissa 6, Lobotka 7, Zielinski 7 (22′ st Cajuste 6); Ngonge 6 (9′ st Politano 7), Osimhen 7.5, Kvaratskhelia 6 (22′ st Raspadori 6.5). All. Calzona 7.

Migliori
Osimhen 7.5: Fa tanto movimento e gioca per la squadra, retrocedendo tra le linee a prendere palla e lasciando spazio agli inserimenti. Nella rete, propria delle sue corde, con un’elevazione strabordante mangia in testa ad Izzo.

Air-Osi.Zielinski 7: La bellezza di ritrovare se stessi: Zielinski fa il Zielinski. E chest è! Colpani 7: Una spina nel fianco della difesa azzurra, trova spazi tra Juan Jesus e Oliveira. Il gol del 2-3 è di pregevole fattura: rientra dalla destra e trova l’angolo lontano con un tiro a giro ai limiti dell’imparabile.

Zerbin 6.5: Rientra nelle rotazioni di Mister Palladino dopo essere sparito dai radar per un po’. Quale migliore occasione della squadra che detiene il suo cartellino? Si fa vedere bene in fase difensiva come quinto di sinistra ed è autore di un assist al bacio per il gol di Djuric.

Calzona 7: Mettere Zielinski in campo, di questi tempi, è come lanciare la monetina: si prende il rischio e gli dice bene. Sui cambi è stato una sentenza con Politano e Raspadori autori di un gol. Nel secondo tempo si vede quanto di più vicino ad una squadra che possa lottare per i vertici. Tra le sue doti si porterà via cosa ha detto all’intervallo per motivare una squadra così scarica nel primo tempo. Motivaci la vita.

9I peggiori
Ciurria 5: Lontano parente dell’esterno a tratti devastante della scorsa stagione. Cambio impalpabile.

Izzo 5.5: Nella prima frazione di gioco, riesce a contenere le incursioni azzurre. Nel secondo tempo, va in difficoltà come tutta la retroguardia monzese. Solo spettatore dell’ascensione di Osimhen che porta al pareggio dell’1-1.

Juan Jesus 5: Il peggiore dei suoi. Colpevole sulla rete del vantaggio di Djuric, che colpisce di testa in maniera quasi indisturbata. Sfortunato complice nella rete di Colpani, con una deviazione che spiazza Meret.

Arbitro
Doveri 5: Continua il suo trend negativo nelle sue ultime partite – in particolare reo di non aver visto un rigore su Luvumbo in Cagliari – Verona. Partita che viene resa più spigolosa del necessario da un metro di gara rischioso e spesso non uniforme. Mancano due gialli: uno a Gagliardini nei primi secondi di match, l’altro a Juan Jesus.
Il Napoli richiede il penalty in addirittura tre occasioni: nella prima occasione, al 34′, Ngonge addomestica un traversone di Anguissa e c’è il contatto con Zerbin. L’ arbitro lascia correre. Tralasciando la trattenuta, per nulla passibile di 10irregolarità, la sensazione è che il giovane esterno agganci prima il piede dell’attaccante azzurro e poi riconquisti la sfera. Anche su DAZN, le opinioni sono differenti: i calciatori si schierano dalla parte dei difendenti, mentre l’opinionista arbitro Luca Marelli è orientato verso il calcio di rigore.
Al 39′, Di Gregorio temporeggia su un controllo errato su cui si fionda Victor Osimhen e il portiere riesce ad allontanare andando a contrasto. L’arbitro osserva e fa capire ad ampi cenni che l’estremo difensore monzese ha colpito prima il pallone, negato quindi – giustamente – il penalty.
Meno corretta è la decisione del 64′, quando Anguissa prova a controllare un pallone vagante in area di rigore su giocata tipica di Politano, ma viene visibilmente tirato giù da Bondo, senza che il centrocampista camerunense trattenga reciprocamente l’avversario.

Nola, 8 aprile 2024