Metti una sera d’estate con Dolores O’Riordan
Metti una sera d’estate con Dolores O’Riordan
di Emanuela Cristo
Quella sera d’estate di circa vent’anni fa, per la finale del Festivalbar in Piazza del Plebiscito a Napoli, devo essere sincera, io c’ero andata per John Bon Jovi. Il quale, a onor del merito, camicia bianca e pantalone attillatissimo di pelle nera, non deluse le aspettative di una diciassettenne corsa via da scuola per godersi la sua esibizione dalla privilegiata postazione su di un paio di alte e possenti spalle. Tuttavia, di quella calda e intensa serata, il ricordo più nitido che porto con me è lo stupore che mi colse quando davanti ai miei occhi apparve l’esile figura di Dolores O’Riordan che, letteralmente, riempì l’enorme piazza a ridosso del lungomare, con una potentissima voce (anche se supportata in quel caso dal playback) e con movenze magnetiche.
Da adolescente cresciuta col Vangelo secondo MTV, conoscevo già bene Dolores e i suoi Cranberries, ma osservare dal vivo un corpicino da colibrì sprigionare una così forte energia equivalse per me ad assistere quasi ad un miracolo. Ancora oggi, quando ripenso a quel momento, non riesco a non pensare a lei come alla manifestazione di un dono raro che non poteva che essere espressione di un’altrettanto rara anima.
Le ferite di Dolores
Dolores è morta il 15 gennaio del 2018 a soli 46 anni, annegata nella vasca da bagno della camera 2005 dell’Hotel Hilton di Park Lane a Londra. I referti autoptici escludono il gesto volontario, imputando il tragico incidente alla notevole assunzione di alcol da parte della cantante. L’improvvisa scomparsa è stata l’ultimo atto di una parabola spesso discendente della vita della O’ Riordan, segnata da molti traumi, a partire dall’infanzia, quando per anni subì abusi da parte di un amico di famiglia. Il dolore causato da quest’evento l’ aveva poi cantato nel brano Fee Fi Fo. In seguito, si ammalò di anoressia e anni più tardi le fu diagnosticato un disturbo bipolare.
La sua passione per la musica la portò diciottenne a sostenere un provino per sostituire il cantante di una band, appena andato via. Gli altrettanto giovani membri dei Cranberry Saw Us rimasero sbalorditi dalla straordinaria voce di quello scricciolo di ragazza che, inoltre, dopo neanche una settimana, aveva già scritto il testo di quello che poi divenne uno dei loro primi successi: Linger. La fama arrivò in poco tempo ed ebbe un fortissimo impatto sulla già fragile personalità di Dolores.
Il passaggio dai piccoli locali irlandesi ai palazzetti colmi di migliaia di persone la rese paranoica. Temeva di essere osservata continuamente, ed ebbe un esaurimento nervoso. Negli anni la cantante ha cercato di tenere a bada i suoi fantasmi, che però tornavano a farsi strada in ogni momento di debolezza. La separazione, dopo vent’anni, dal marito, padre dei suoi tre figli, nel 2014, le causò ulteriore sofferenza e Dolores si rifugiò nell’alcol. Nel 2017, i Cranberries furono costretti ad annullare un tour, ufficialmente per problemi alla schiena della cantante, che in realtà stava vivendo un crollo psicologico.
Dolores O’Riordan nella musica
Quando è morta Dolores O’Riordan era a Londra per una breve session di registrazione. Perché era tornata a scrivere e sembrava entusiasta di incidere nuove canzoni. Probabilmente però, i demoni che l’avevano accompagnata per tutta la vita, erano tornati a farle visita e la sera del 15 gennaio cercò di domarli con l’alcol. Quella volta non bastò la musica a trascinarla fuori dalle tenebre, come era successo tante altre volte in passato.
La musica che era stata il suo rifugio sin da giovanissima e alla quale ogni volta si abbandonava, liberando la propria voce, dolce e potente allo stesso tempo. Una voce capace di trasformare una donna leggera come una piuma in una gigante e magnetica presenza. La stessa voce che ha avvolto le più grandi e belle piazze del mondo, in centinaia di calde sere d’estate.
Napoli, 25 agosto 2023