mar 26 NOVEMBRE 2024 ore 01.33
Home Riceviamo e pubblichiamo Massimo De Matteo un perfetto Medico dei Pazzi

Massimo De Matteo un perfetto Medico dei Pazzi.
di Domenico De Gregorio

Torna sul palco del teatro Augusteo di Napoli il celebre personaggio dei primi del novecento, creato dal grande Eduardo Scarpetta, Don Felice Sciosciammacca nell’opera “Il Medico dei pazzi”.

Ad interpretare magistralmente la maschera del teatro comico partenopeo è Massimo De Matteo, e lo fa con straordinaria bravura. Come spesso accade nelle opere scarpettiane, il confronto nasce spontaneo con i tanti attori che nel tempo si sono susseguiti nella interpretazione di questo buffo, goffo, ingenuo ma al tempo stesso scaltro personaggio che si trova immischiato nelle più strampalate avventure della vita, dove l’equivoco ed il fraintendimento sono sempre dietro l’angolo. Questa rappresentazione teatrale si presenta snella e veloce nella volontà forse registica di rendere il capolavoro moderno, al passo con i tempi di oggi, e questa idea è vincente.

L’eliminazione in scena di alcuni personaggi, nulla toglie alla storia, anzi la carica di un ritmo sostenuto che diverte fin dalle prime battute. Ma questo successo non è un caso, Massimo De Matteo ha una lunga carriera di teatro, una lunga collaborazione con Luca De Filippo e con le opere del nostro straordinario teatro, e questo gli consente di vestire i panni di Sciosciammocca in modo perfetto, nessun confronto con il passato, il suo modo di caratterizzare il personaggio è unico. Le movenze, la recitazione veloce e piena di dettagli e sfumature diverte ed allieta lo spettatore, che ride ed applaude continuamente.

La compagnia teatrale è affiatata, tutti si muovono in maniera armoniosa con gli ingranaggi di un orologio che funziona perfettamente. Nel ruolo della moglie di Don Felice, Ingrid Sansone, erede di un teatro napoletano fatto di passione ed amore, brava nel dare al suo personaggio forza e carattere. L’epilogo stupisce, raffinato ed ammiccante dal sapore pirandelliano, piace perché l’essere umano deve sempre interrogarsi sulle conseguenze delle proprie azioni.

Napoli, 5 febbraio 2023