mar 2 SETTEMBRE 2025 ore 21.31
Home calcio L’uomo degli ultimi minuti. Giovanni Della Pietra. Nola

L’uomo degli ultimi minuti
di Giovanni Della Pietra

Nella 2^ giornata di Serie A, i Campioni d’Italia riaccolgono i Casteddu, che dolci ricordi riportano alla mente della truppa di Antonio Conte: al Maradona, è Napoli – Cagliari. La gara termina con il risultato di 1-0 con la rete di Anguissa al 94’, a pochi secondi dal triplice fischio.

Highlights
1A A una prima frazione di gioco tutt’altro che appassionante per quanto concerne le occasioni da rete, fanno coda prima le occasioni di De Bruyne e Prati poco pericolose, e poi Lucca e McTominay, le cui conclusioni impensieriscono Caprile. All’alba della ripresa, una conclusione estemporanea di McTominay sibila al lato della porta difesa da Caprile. Lo stesso portiere dei sardi risponde presente sulla conclusione di Spinazzola che cerca di sorprenderlo sul primo palo. Dall’altro lato, i tentativi di Luvumbo e di Folorunsho finiscono alti sopra la traversa. Nel recupero, gli azzurri annusano il vantaggio con la conclusione di McTominay da posizione favorevole, che viene neutralizzata da Caprile. Successivamente, trovano comunque la marcatura vincente con Anguissa dal limite su assist di Buongiorno, all’ultimo pallone disponibile.

Il punto Della Pietra
99 giorni dopo, il Maradona riparte come aveva finito quel 24 Maggio, da cui sembra passata una vita: con i battiti e i decibel alti, per gioire di una vittoria contro il Cagliari. Certo, l’importanza del trionfo tricolore non può essere lontanamente paragonata alla vittoria di una qualunque domenica di agosto, così come la difesa arcigna di questo Cagliari di Pisacane non può essere comparata alla resistenza, un po’ passiva, dei sardi di fine maggio, già appagati dalla salvezza raggiunta.
Il Napoli, in versione 25/26, conferma la formazione della scorsa settimana, con il 4-1-4-1 di firma contiana, con il solo Spinazzola a sostituire Oliveira, per una maggiore occupazione della corsia esterna di sinistra. Il Cagliari di Pisacane si presenta con un 3-5-1-1 molto accorto per limitare le qualità dei centrocampisti azzurri, con una line-up piena zeppa di ex: da Folorunsho a Luperto passando per Caprile.
Il torpore del primo tempo da abbassamento palpebrale viene interrotto da un’iniziativa personale di McTominay allo scadere. Come vola il tempo quando ci si diverte! Nella ripresa, il Napoli, imbrogliato nella manovra da un Cagliari attento e a tratti sfacciato, è costretto a tentare qualche conclusione in più per provare a portare a casa la posta piena. I vari tentativi sono inconcludenti e vani, finché l’inserimento di Anguissa dalle retrovie al 94′ non fa sussultare il Maradona.
Il Napoli fatica a trovare varchi nella compatta difesa dei Casteddu, penalizzato da un gioco ancora macchinoso e automatismi che cercano ancora una loro fluidità, complici anche le gambe non del tutto leggere. Alla seconda giornata di campionato è tutto comprensibile!
Il Cagliari, invece, attira l’attenzione dell’Italia calcistica su una prestazione solida ed orgogliosa, che per pochi secondi, non porta a un punto insperato in casa dei Campioni d’Italia. Con un seguito adeguato, la salvezza è un obiettivo2 alla portata.

Pagelle
Anguissa 7: Chiude una prestazione “garganica” con la rete decisiva al 94′: recupera innumerevoli palloni, ma ne perde altrettanti con una leziosità che la lentezza della manovra non richiede. È però indispensabile tatticamente!

Lobotka 7: “La vedi la luce?” chiedeva Madame in una sua canzone. La risposta è “Sì, quando c’è Stanislav”. Combatte, recupera palloni e dirige le operazioni, illuminando Buongiorno sulla via del vantaggio. “Mauriziomoscamente” direi “Ah, come gioca Stan!”

Lucca 5: 35 milioni che in campo però non si vedono. Vince pochissimi duelli, e nonostante i due metri di altezza riesce a controllare pochi palloni per la squadra. E se Ambrosino – con cui la differenza di presenze e gol in Serie A è sotto gli occhi di tutti – non fa notare la sua assenza, allora la bocciatura è servita. Rimandato a settembre, Hojlund permettendo!

Cagliari 7: La definizione perfetta di prestazione di insieme: in questo caso è difficile esaltare qualcuno più di altri – Caprile forse – ma soprattutto dare un parere negativo. E non saranno venti maledettissimi secondi a cambiare l’impressione che la squadra di Pisacane fa contro i Campioni di Italia: imbriglia la manovra azzurra e, a tratti, palleggia in faccia agli azzurri. Purtroppo i Casteddu non riescono mai ad essere veramente pericolosi per la porta di Meret, ma vanno vicinissimi ad un pareggio a 24 carati.

1

Arbitro
Bonacina 5.5: Uno degli arbitri della nuova generazione impegnati nel cambio repentino innescato quest’anno, a causa della dismissione di diversi arbitri. Bonacina si mostra acerbo nella gestione dei momenti topici della partita e qualche pastrocchio lo commette. Manca un giallo per Lucca che entra duro su Luperto. Da rivedere la gestione delle perdite di tempo, ma prepariamoci a vedere gli inesperti arbitri “marionettati” dai più navigati calciatori: vedi Yerry Mina che si lascia andare a qualche sceneggiata di troppo. Tutto regolare sulla rete del vantaggio azzurro.

Nola, 2 settembre 2025