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“La salvezza del  Popolo Italiano sta solo nella lotta di classe  e nella  Rivoluzione Socialista

di Gennaro Savio

Il 31 dicembre 2013 oltre ai messaggi di fine d’anno del Presidente della Repubblica e del leader del Movimento 5 Stelle, c’è stato anche quello tenuto da Domenico Savio, Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, un Partito che si differenzia dai falsi partiti comunisti disseminati lungo tutto lo stivale e che in Italia si distingue per coerenza verso i principi del marxismo-leninismo e per determinazione nella strenua difesa dei diritti dei diseredati e degli sfruttati. E se il discorso di Re Giorgio come ormai in tanti definiscono il Primo cittadino d’Italia ha incassato la sonora bocciatura del popolo dei social network e il Beppe nazionale ha confermato il populismo che è alla base dell’ azione politica del suo variegato movimento, quello di Domenico Savio è stato un intervento autorevole rivolto al proletariato che aspira a liberarsi dalle catene millenarie dello sfruttamento padronale. Un intervento, quello di Savio, che oltre a denunciare le disuguaglianze economiche e sociali che causa il sistema economico e sociale capitalistico governato allo stesso modo dai partiti di centro, centrosinistra, centrodestra e della falsa sinistra, ha contestato il disastro causato dall’introduzione dell’Euro. “Attualmente le statistiche ufficiali – ha dichiarato Domenico Savio – dicono che in Italia il 10% della popolazione – cioè i capitalisti sfruttatori e rapinatori della ricchezza sociale prodotta dalla classe lavoratrice – possiede oltre il 50% della ricchezza nazionale, mentre negli Stati Uniti d’America quel 10% scende persino e vergognosamente all’1%. Abbiamo pochi ricchi sfondati da una parte e una moltitudine di poveri che stenta a sopravvivere dall’altra e che invoca giustizia. In Italia l’Euro ha letteralmente dimezzato il potere d’acquisto della Lira ovvero dei salari, degli stipendi e delle pensioni dei lavoratori e per loro diventa sempre più difficile sopravvivere; la disoccupazione e la precarietà del lavoro hanno raggiunto limiti non più tollerabili; i giovani non hanno alcuna prospettiva di lavoro e di vita dignitosi; il Sud continua ad arretrare sotto il peso schiacciante della colonizzazione e dello sfruttamento dei capitali del Nord; i servizi sociali – dalla sanità alla scuola, ai trasporti, alla vivibilità dell’ambiente, al diritto alla casa, eccetera –, che vengono sempre più privatizzati, peggiorano progressivamente le prestazioni e aumentano i loro costi per i cittadini; il popolo italiano è economicamente schiavo della imperialistica Comunità Europea e del suo sistema bancario e finanziario ed oramai ha perso ogni sovranità e indipendenza nazionale”. Poi per quanto concerne la politica estera e militare, Savio ha attaccato gli Stati Uniti e la Nato. “L’Italia è militarmente occupata dagli USA e dalla Nato ed è stata ridotta a strumento di guerra al servizio degli interessi strategici dell’imperialismo americano ed europeo nel mondo”.
Domenico Savio nel concludere il suo intervento mandato in onda da PCIML-TV, la televisione ufficiale del Partito, ha detto che il popolo con la rivoluzione socialista può affrancarsi in ogni momento dalle dannazioni quotidiane che ne caratterizzano l’esistenza, basta che gli italiani lo vogliano. “Nella fase che viviamo – ha sottolineato Savio – ci sono tutte le condizioni sociali oggettive affinché il proletariato, organizzato sotto le proprie bandiere del marxismo-leninismo, realizzi la propria rivoluzione socialista per instaurare il potere economico e politico della classe lavoratrice nei singoli paesi. Però disgraziatamente mancano ancora le condizioni soggettive degli sfruttati, che stentano a capire, sotto la pressione nefasta del sapere e della propaganda borghese e clericale, che l’ora della loro liberazione e della rivoluzione socialista è già suonata da tempo e che manca solo la loro volontà di ribellarsi e liberarsi. I governi borghesi strenui difensori degli interessi della dannata classe capitalistica e massacratori di quelli delle masse lavoratrici e popolari, a partire da quello attuale Letta-Alfano, potrebbero essere spazzati via in brevissimo tempo, solo che le masse proletarie lo vogliano. Che il 2014 sia almeno l’inizio della costruzione di una nuova epopea storica, quella superiore del socialismo. Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista lavorerà a questa prospettiva e per essa chiama a raccolta e alla lotta tutti i sinceri e coerenti comunisti e la classe lavoratrice operaia e intellettiva del nostro paese. La via della salvezza del popolo italiano sta solo nella lotta di classe e nella rivoluzione socialista. Viva la lotta di classe, Viva la rivoluzione socialista, Viva il Socialismo, Viva il Comunismo!”.

01/01/2014

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