Il teatro napoletano, al Vomero.
Il teatro napoletano, al Vomero
di Manlio Maglio
Ampio consenso di pubblico e di critica ha incontrato la commedia scarpettiana “L’albergo del silenzio”, portato in scena dalla compagnia “I tira a campà” domenica 20 novembre, nel teatro “Ausiliatrice” di Napoli – Vomero.
L’opera, una commedia degli equivoci, è stata magistralmente interpretata da tre comprimari, pieni di verve e veri padroni della scena: Raimondo Rizzo, nei panni di Felice Sciosciammocca – Cinzia Scala, che ha interpretato il ruolo di Donna Concetta – Nina Mirone, nei panni di Donna Rosa. Altri attori degni di rilievo: Enzo Oriani (Michele Galletti) – Sabrina Borreca (Luisella) – Pina Mirone (Madre Teresa) e Giancarlo Balzano (Celestino). Oltre a questi: Antonio De Lucia (Ciccillo), Daniele Colicchio (Carluccio); Renato Ruffino (Commissario Buttiglione). Tutti bravi nello svolgere i ruoli loro assegnati. Un grande plauso va al Regista, Dott. D’Angelo – validamente coadiuvato da Gilda Potenza, Assistente di scena – che ha sapientemente dettato i tempi e guidato i movimenti dei vari interpreti.
Il soggetto: Donna Rosina e Felice Sciosciammocca, Donna Concetta e l’architetto Michele Galletti, sono due coppie vicini di casa. Sia Felice che Donna Concetta hanno contratto i rispettivi matrimoni per interesse e quindi la loro infelicità li porta a tentare un’avventura sentimentale in un albergo tranquillo dove nessuno li può vedere. Accade però che, per una serie di combinazioni, l’albergo sia frequentato da tanti altri conoscenti e quindi ne succedono delle belle …
Molto apprezzabile l’impianto scenografico – due scene di interni – di Renato Bardari. Molto efficienti, grazie ad Antonio Graniero, sia l’audio che le luci. Apprezzabili il trucco e il parrucco, curati da Pia Castaldo. Molto belli i costumi, con l’unica eccezione degli abiti indossati dalle due collegiali – approssimative le loro mantelline – ma evidentemente la pur brava costumista, Antonella Zanetti, è stata costretta a rimediare come ha potuto.
L’ attesa fra un tempo e l’altro è stata gradevolmente riempita dal Maestro Salvatore Traverso che, accompagnandosi con vari strumenti a corda, ha cantato deliziose canzoni napoletane.
Da rilevare che la compagnia ha lavorato senza fini di lucro perchè tutto l’incasso è stato devoluto alla Parrocchia “San Gennaro al Vomero” per la realizzazione di impianti-doccia per i senza dimora. Un doppio plauso quindi per gli ottimi “Tira a campà”.
Napoli, 24 novembre 2016