Il destino
Il destino
di Giulia Di Nola
Simbolo del destino, la leggenda del filo rosso è di origine cinese anche se si diffuse molto pure in Giappone.
Essa ci narra che ognuno di noi, sin dalla nascita, porta annodato al mignolo sinistro un filo rosso, indistruttibile e invisibile che lo unisce all’anima gemella.
Un giorno le due entità sono destinate a incontrarsi e a sposarsi. L’evento può verificarsi dopo un prolungato e tormentato percorso, così come è avvenuto a Wei, protagonista del racconto e alla donna della sua vita.
Infatti si dice che quando il filo è molto lungo, può attorcigliarsi e ostacolare il giusto verso della storia anche se, in sostanza, trattandosi di destino, niente e nessuno può frapporsi.
Oggi la leggenda del filo rosso è andata trasformandosi nell’usanza sgraziata, che fa tendenza, di annodare al polso un sottile bracciale di filo (rosso).
Una pratica che molti, ignari delle antiche origini della leggenda, collegano alla tradizione mistica della Kabbalah e che avrebbe una funzione di amuleto porta portafortuna.
Non abbiamo nessuna certezza sull’esistenza d’un destino, come niente sappiamo sul caso o sulla necessità, a maggior ragione quando, e scusate il giro di parole, si ragiona col cuore.
L’importante è sapere che in questo vecchio matto mondo l’amore resta sempre un miracolo, il più prezioso, il più misterioso.
Napoli, 30 settembre 2018