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 Il Balletto di San Pietroburgo al  Teatro Politeama di Napoli con “Lo Schiaccianoci”

di Armando Randazzo

Un evento di altissimo spessore culturale vedrà protagonista, per la prima volta a Napoli, il Balletto di San Pietroburgo in “Lo Schiaccianoci” in scena il 12 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Politeama. 

Amore, sogno e fantasia per uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica. Le scenografie incantate del Balletto di San Pietroburgo rendono partecipe lo spettatore della stessa fiaba di Hoffmann. Per le caratteristiche di favola a lieto fine e per la vicenda pervasa da un’atmosfera fatata di festa, “Lo Schiaccianoci”, una fiaba fatta di dolciumi, soldatini, albero di natale, fiocchi di neve e fiori che danzano, topi cattivi, prodigi, principe azzurro e fatina, è diventato un balletto che ammalia i bambini e incanta i grandi.

 Per tutto ciò, è lo spettacolo più rappresentato nel mondo durante le festività natalizie.

 La conclusione è scandita dallo squisito Valzer dei Fiori, alla fine del quale Clara si ritroverà nella sua poltrona con il suo schiaccianoci in grembo, felice di questo sogno di Natale.

Durante la vigilia di Natale, agli inizi del XIX il sindaco indice una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli. Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, un amico di famiglia, che porta regali a tutti i bambini, intrattenendoli con giochi di prestigio, nonostante all’inizio incuta paura ai bambini.

Egli ordina di far portare a casa alcuni giocattoli meccanici. Ad un gesto della sua bacchetta, tre pupazzi appaiono – uno Schiaccianoci, un Arlecchino, una bambola e un re dei topi. Alla sua prediletta, Clara, regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto. Arrivano così alla festa anche i parenti, che si uniscono alla festa danzando.

Clara, stanca per le danze della serata, dopo che gli invitati si ritirano, si addormenta sul letto e inizia a sognare. È mezzanotte, e tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala, l’albero di Natale, i giocattoli… e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo schiaccianoci. Clara tenta di cacciarli, quando lo Schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i soldatini di Fritz: alla fine, rimangono lui e il Re Topo, che lo mette in difficoltà. Clara, per salvare il suo Schiaccianoci, prende la sua ciabatta e la lancia addosso al Re Topo, distraendolo; Lo Schiaccianoci lo colpisce uccidendolo. Ed ecco che lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe, e Clara lo segue, entrando in una foresta innevata.  Si conclude così, il I atto, con lo splendido Valzer dei Fiocchi di Neve.

Nel II atto i due giovani entrano nel Regno dei Dolci e, nel Palazzo, sono ricevuti dalla Fata Confetto che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure, e, di come ha vinto la battaglia col Re Topo. Subito dopo, tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze che compongono il Divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Čajkovskij (compositore russo tardoromantico) e che rendono famoso il balletto, culminando nel conosciutissimo Valzer dei Fiori.

Successivamente, il Principe e la Fata Confetto danno luogo ad un Pas de deux, dove nelle variazioni si può riconoscere il suono della celesta, strumento il cui aspetto simile a quello di un pianoforte verticale di piccole dimensioni, usato da Čajkovskij per la variazione della Fata Confetto.

 Il balletto si conclude con un ultimo Valzer, e il sogno finisce. Una volta svegliata, Clara ripensa al suo magico sogno abbracciando il suo Schiaccianoci. Straordinarie le coreografie di M. Petipa.

 Napoli, 31 ottobre 2017