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Ho visto Kvara….dona!!!

Gli Azzurri Straripanti Abbattono la Resistenza Bergamasca Con un  Fantagoal di  Kvara e  si  Riportano  a+ 18 sulla seconda,  Sognando la Champions.

Nessuna delle inseguitrici ci aveva creduto e alla fine il pit stop di venerdì passato contro la Lazio dell’ormai dimenticato Mastro Sarri, teorico del “Sarrismo” rivoluzionario, infranto nell’anno dei record in un hotel di Firenze, si è rivelata solo una antipatica frenatina.

Contro i romani il Napoli era stato ingabbiato dal più classico dei catenacci all’italiana anni ‘60, architettato dall’ex inventore della Grande Bellezza, riconvertito al modulo all’italiana e ne era venuta fuori una gara bruttina con zero occasioni nel primo tempo e gioco stagnante a centrocampo, risolta da un tiraccio casuale di Vecino su un assist involontario di Kvara (!).

Spalletti, visibilmente seccato, aveva però blindato la squadra derubricando la prima sconfitta casalinga a mero incidente di percorso frutto di un singolo episodio, auspicando il ritorno al cannibalismo sportivo contro gli orobici.

E, Sabato, in un Maradona all’ennesimo sold out, gli azzurri hanno regolato la mina vagante Atalanta dopo un primo tempo così così, Lobotka, ancora con qualche amnesia post Lazio, faticava a mettere in moto le punte e i due diamanti giravano a vuoto: le uniche palle gol se le procurava Speedy Politano, tornato titolare, che metteva il turbo sulla fascia e si accentrava con un paio di conclusioni che creavano apprensione all’estremo bergamasco.

Bravo Spalletti nell’intervallo a rimettere le cose a posto e riprendere il filo logico delle cose.

Nella ripresa azzurri in campo con un altro ritmo, aggressivi e senza sosta,difesa nerazzurra in affanno e Osimhen a un passo dal gol in più occasioni, fino al momento dello Spettacolo puro, palla recuperata con famelica rabbia da Osimhen sulla trequarti che metteva al limite per l’accorrente Kvara, da solo in mezzo a sette avversari, finta sul destro, poi sul sinistro, poi ancora sul destro; ne mette a sedere tre, birilli a terra, e strike vincente nel sette con una botta di destro, un gol pazzesco anche per un pubblico abituato alle traiettorie contro la fisica del titolare dello stadio; iconica l’immagine del georgiano in ginocchio davanti alla tribuna mentre il tecnico lo applaude a scena aperta.

Spalletti, poi, in conferenza stampa parlerà di gol alla Maradona.

Il georgiano è diventato con Osimhen il sogno proibito della Premier , la sfera tra i suoi piedi diventa qualcosa di sublime, mai banale; le sue imprevedibili serpentine creano sempre qualcosa, tanti assist vincenti, tanti gol (11 ad oggi! Record per una seconda punta esterna) e soprattutto si è ripreso la città.

Oggi vive in un panoramicissimo appartamento in Via Tasso con affaccio immancabile sulla cartolina del Golfo dopo la disavventura di qualche mese fa (furto dell’auto a Cuma con le chiavi rubate in casa con il calciatore che dormiva!) fa che lo aveva turbato e convinto a cambiare alloggio.

Dopo un brevissimo appannamento post infortunio è tornato a fare la differenza e in città, già imbandierata ovunque e scalpitante, anche troppo, per la grande Festa, è esplosa la K.O. mania con i due ragazzini terribili rappresentati in ogni forma e modello, dai vestiti di Carnevale alle torte, alle sagome in cartone, financo il Vesuvio è stato rappresentato con mascherina e toupè biondo.

Il turismo sportivo è l’ultima frontiera del brand Napoli e, in attesa della matematica, hotel e B&B sono già sold out per il periodo pasquale e per il ponte del 2 giugno data ipotizzata della Grande Festa.

Inutile anche provare a descrivere la bolgia del Maradona all’Eurogol liberatorio che permette agli azzurri di tornare a volare e il vantaggio siderale sulla o sulle seconde ridiventa maggiorenne a + 18; mancano ancora tante giornate alla grande festa ma davvero ad oggi la questione scudetto è solo roba da contabili, perché sul campo questa squadra ha dimostrato di averlo già vinto da tempo.

Nel finale il raddoppio del difensore Rahmani che si toglie lo sfizio di annullare l’ex Zapata, impalpabile, e di andare a rete superando con una imperiosa elevazione proprio l’attaccante atalantino. Tanta Roba.

Ora la Champions, mercoledì 15, contro i tedeschi dell’Eintracht Francoforte, regolati all’andata con un perentorio 2 a 0 che, però, non ammette distrazioni, all’orizzonte la storica qualificazione ai quarti e l’ingresso nelle fab eight europee.

Una vagonata di milioni per la società che sarebbe alla prese con la corte serrata dei top club europei per Osimhen, che a margine dell’ennesimo premio come miglior calciatore italiano di febbraio ha gelato i tifosi dichiarando che il suo obiettivo futuro sarebbe la Premier League; ma il sornione De Laurentiis che ha blindato il ragazzo fino al 2025 è pronto ad un sostanzioso aumento di stipendio per il rinnovo di 2 anni, forte di una società senza debiti e con un parco giocatori con quotazioni in aumento costante e non lo cederà a meno di 150 milioni ed è certo di tenerlo a Napoli almeno per altri due anni in assenza di offerte oscene.

Prossimo step Domenica a Torino contro i granata, manca davvero poco!

Napoli, 13 marzo 2023