Giuliana De Sio ed Alessandro Haber in uno straordinario dramma dell’essere umano.
Giuliana De Sio ed Alessandro Haber in uno straordinario dramma dell’essere umano.
di Domenico De Gregorio
Atmosfere cupe, decadenti, preludio perfetto per il dramma teatrale “La Signora del martedì”, in scena al teatro Diana di Napoli, con Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Paolo Sassanelli, Riccardo Festa e Paolo Persi.
In scena quattro protagonisti, quattro personaggi in risolti, apparentemente sereni con il presente, con il quotidiano che scorre senza emozioni e novità, ma invece tormentati dagli scheletri del passato, da quei ricordi che affiorano alla memoria e che prepotentemente finiscono per ritornare nel presente con tutto il loro effetto distruttivo.
I personaggi sono complessi, mille sfaccettature costruiscono il loro essere, la loro essenza, ciò che sembra non lo è, e questo grazie alla sceneggiatura di Massimo Carlotto ed alla sapiente regia di Pierpaolo Sepe. Giuliana De Sio è perfetta nel ruolo di Nanà, una donna misteriosa, sfuggente poco incline alla comunicazione ed a superare i suoi traumi e paure oscure. Il suo personaggio esige concentrazione e grandi doti attoriali, per passare da un sentimento estremo all’altro con estrema credibilità e bravura. Alessandro Haber è impeccabile, fluida la sua recitazione che si palesa come un fiume di parole che poi altro non sono che il dolore del suo personaggio, il più colpito dagli effetti devastanti del passato. A fare da ponte tra presente e passato è la locandiera, un travestito di mezza età, interpretato dal bravissimo Paolo Sassanelli, prigioniero della sua dimessa struttura che come i suoi visitatori nasconde oscuri segreti.
Lo spettacolo non lascia distrarre lo spettatore, rapito dalla storia dei suoi personaggi, ambigui ed enigmatici, e per questo difficilmente collocabili tra i buoni ed i cattivi, tra le vittime ed i carnefici. Il finale non delude, l’ epilogo svelerà la vera natura di ognuno di loro, scavando nel profondo dell’essere umano senza filtri ne menzogne. Cala il sipario e lo spettacolo riceve i suoi meritatissimi applausi.
Napoli, 31 marzo 2023