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Home Cultura Galleria Toledo di Napoli: “Raccogliere e Bruciare”.

Emozionante messa in scena al Teatro Galleria Toledo di Napoli “Raccogliere e Bruciare”

liberamente ispirato alla “Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters – Testo e regia di Enzo Moscato

di Domenico De Gregorio

Un condensato di emozioni forti e dissonanti è il lavoro di Enzo Moscato “Raccogliere e Bruciare”, andato in scena al teatro Galleria Toledo di Napoli nell’ambito del Napoli Teatro Festival.

Un lavoro non facile, un’impresa, alla quale con passione l’autore ha lavorato per anni, riuscita alla perfezione, risultato di un’analisi profonda del testo di Edgar Lee Masters Antologia di Spoon River.

Non vi sono dubbi che tale opera è la rappresentazione scenica del percorso artistico di Enzo Moscato, scrittore e drammaturgo sempre attento all’anima duale di Napoli, una città viva, animata ed alimentata dalle personalità forti positive e negative del suo popolo. Una città che si nutre di dolore e sangue ma anche di gioie e redenzione. Queste emozioni, che rappresentano il cuore di Napoli, prendono, come fantasmi, forma e sostanza, si palesano sul palco nelle fattezze di personaggi forti, avviliti, mortificati dalla vita che da vivi li ha condannati al patimento, mentre ora che sono morti gridano il loro dolore in una supplica inascoltata pregando di abbandonare il limbo nel quale vivono ora, una terra di mezzo che li trattiene nel buio e nell’umido.

In una cornice perfetta che evoca atmosfere gotiche create da Mimmo Paladino si susseguono i racconti delle anime napoletane, racconti universali senza tempo e spazio, tristi, dolorosi, tossici e grotteschi, ricchi di sostanza da lasciare traccia per l’eternità. Sono morti che si ribellano, quelli ai quali da voce moscato, alla ricerca di un riscatto che gli permetta di compiere quel passaggio definitivo verso la luce.

L’opera di Enzo Moscato scorre veloce, gli attori, tanti in scena, si muovono alla perfezione, i tempi teatrali sono perfetti, la coralità dell’opera raggiunge livelli elevati che da alla stessa forza e sostegno, lasciando lo spettatore senza fiato sino all’ultimo istante. Il linguaggio in rima è una fusione perfetta tra quella dell’autore americano di inizio Novecento e quella partenopea di Moscato.

Le musiche che sottolineano i momenti dello spettacolo si fondono con le parole creando una colonna sonora unica e emozionante. In scena tra i tanti bravi attori lo stesso Moscato che come sempre incanta con il suo recitato surreale e melanconico.

Napoli, 22 giugno 2017