sab 1 MARZO 2025 ore 11.30
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Fango in Paradiso
di Giovanni Della Pietra

Napoli-Lazio serie ANel match del sabato pomeriggio valido per la 25^ giornata di Serie A, Lazio e Napoli si trovano di fronte per la terza volta in stagione: allo Stadio Olimpico di Roma è Lazio – Napoli. Il match termina con il risultato di 2-2: al gol d’apertura di Isaksen ribatte la marcatura di Raspadori; al vantaggio partenopeo decretato dall’autorete di Marusic, risponde Dia allo scadere.

Highlights
La gara si sblocca al 5′ con la sassata di Isaksen, che dopo aver accarezzato la traversa, finisce in porta per il vantaggio laziale. Risponde il Napoli con la combinazione tra Lukaku e Raspadori, per liberare al tiro Jack che trafigge Provedel. All’alba della ripresa, Isaksen sfiora la doppietta sbagliando da posizione favorevole. Il Napoli ritrova il vantaggio con il tiro di Raspadori che innesca una carambola, che porta ad un balordo autogol di Marusic (1-2). Reazione furente dalla Lazio che prima trova un pari annullato sulla rovesciata di Zaccagni per posizione di fuorigioco, poi sigla l’effettivo e definitivo 2-2 con la conclusione all’angolino di Dia. I biancocelesti vanno vicino addirittura al vantaggio con Noslin, ma Meret risponde presente.

Il punto Della Pietra
Lazio – Napoli è uno strenuo tentativo di difesa della prima posizione da parte degli ospiti, che arrivano all’appuntamento dell’Olimpico decimati dagli infortuni. Il tecnico Antonio Conte, quindi, schiera un ritrovato 3-5-2, modulo accantonato dalla partita contro la Juventus del girone di andata, e ritornato in auge dopo l’infortunio di David Neres. A farne le spese è però Matteo Politano, ala d’attacco, non contemplata in questo modulo a vantaggio di un difensore in più. In attacco, Romelu Lukaku viene affiancato da Giacomo Raspadori, titolare per la prima volta da Agosto 2024. Il Napoli prova così a prendere uomo su uomo il centrocampo biancoceleste, mentre in fase di costruzione il gigante McTominay si alza per appoggiare al piccolo Raspadori e fare partire l’azione offensiva. La Lazio guidata da Marco Baroni si schiera con il canonico 4-2-3-1 con Pedro preferito a Dia, che non era al meglio dopo l’infortunio riportato contro il Monza.
Il primo tempo di gioco, nonostante sia avaro di occasioni da rete e caratterizzato da combattimenti tattici nel mezzo del campo, termina sul risultato di 1-1. Apre la frazione la conclusione vincente di Isaksen che sfrutta un meccanismo inceppato della retroguardia partenopea per trafiggere Meret. Ci mette poco il Napoli a rispondere dall’altra parte del campo sfruttando la combinazione tra Lukaku e Raspadori, con Jack che trova la rete del pari. Dopo una fase di equilibrio a cavallo delle due2 riprese, ci pensano gli innesti dalla panchina di ambo le parti a dare nuova linfa alla contesa: in casa Napoli, con l’entrata di Politano si passa al più rodato 4-3-3. Di fatto, i partenopei trovano subito il vantaggio grazie ad un fantozziano autogol di Marusic. Dopo un nuovo ritorno al 3-5-2 per il Napoli di Antonio Conte, il subentrato Dia sfrutta l’immobilità della retroguardia azzurra per trovare il definitivo 2-2 all’87′.
In casa Lazio, il pareggio acciuffato allo scadere consente di mantenere la 4^ posizione valida per la prossima Champions League e di continuare un campionato ben al di sopra delle aspettative della vigilia, sia per risultati sia per qualità del calcio espresso.
In casa Napoli, è la seconda vittoria in tre partite che si vede sfumare sul finale: sintomo di una coperta, che tra scelte di mercato ed infortuni, è ormai corta. Il tecnico Conte è costretto a ricorrere al 3-5-2 e a ridurre a due il numero di innesti dalla panchina per cercare di lasciare invariata la qualità in campo. È vero che il Napoli deve affrontare una gara a settimana, ma così è dura lottare per le posizioni di vertice.

Pagelle
Marusic 5: Dà equilibrio alla corsia di destra, ma è colpevole in entrambe le marcature azzurre: spaesato sulla rete di Raspadori, e maldestro sull’autogol del momentaneo 1-2.Politano 6.5: Dà vivacità ad una gara su un binario morto. Senza Neres, il Napoli non può fare a meno della sua qualità. Nel finale, viene dirottato a quinto di sinistra e concede qualche occasione da fuori ruolo.Zaccagni 7.5: Partita sontuosa dopo una prima parte di oblio. Crea calcio e spadroneggia sulla fascia di Di Lorenzo, con l’aiuto di Tavares. Sulla rete del 2-2, esce dal blocco e trova Dia in una difesa immobile. Trova anche la rete da figurina in semirovesciata, ma annullata per offside.
Conte 7: In questo spazio si è aspramente criticata la valorizzazione delle riserve da parte di mister Conte – un esempio lampante ne è la gara di Coppa Italia proprio contro la Lazio – ma adesso considerando gli infortuni, la domanda legittima è: quali riserve? Tra i selezionabili passi Politano, che di fatto un panchinaro non è, accettabili anche Gilmour e Simeone, calciatori che in un sistema rodato riescono a mantenere alta la competitività del team. Scartati i portieri – i quali subentrano solo in caso di defezione di Meret – restano Hasa e Billing, oggetti misteriosi del mercato appena concluso e Okafor, riempitivo dell’ultima ora per tappare il buco di vice-Neres, ma parso in forma non ottimale. Tra i rimanenti Ngonge e Rafa Marin, Conte opta per quest’ultimo, che fino ad allora aveva collezionato la bellezza di ben 0′ in questa Serie A, ritornando ad un 3-5-2 che non esprime al meglio le caratteristiche dei calciatori chiave, ma con cui bisogna fare di necessità virtù per sostituire un Mazzocchi ormai privo di energie. Mister Conte fa quel che può; per i miracoli bisogna ancora attrezzarsi!

grafica
Arbitro

Massa 7: Periodo difficile per i fischietti italiani e Massa risponde con una prestazione di carattere. Ottimo metro che favorisce lo sviluppo del gioco, mantenuto per tutta la gara. Chiude con 2 gialli per parte, ma manca una sanzione a Di Lorenzo, in ritardo e duro, su Zaccagni. Situazioni di moviola ridotte all’osso.

Nola, 17 febbraio 2025

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