Elisir di lunga vita.
Elisir di lunga vita.
di Giulia Di Nola
L’informazione televisiva, soprattutto, sta diventando a ragion veduta sempre più ansiogena nonché catastrofica e il numero delle tragedie che i giornalisti ci elencano, quotidianamente, lo dimostra.
In effetti se è vero che l’informazione si fonda proprio sulla denuncia dei fatti, è anche vero che alternare a questo regime quello della speranza e dell’ottimismo sarebbe cosa buona e giusta.
Mi riferisco a tutte quelle persone che s’adoperano gratuitamente nei momenti delle sciagure e che, testimoniando attraverso i teleschermi la loro opera fatta di scambi e sorrisi, aiuterebbe molto lo stato d’animo di noi fruitori, provati come dicevo dall’indigenza delle reali circostanze in cui versiamo.
J. S. Miller, filosofo inglese, ci dice che solo una vita spesa per il prossimo, prossimo come noi stessi, dà appagamento.
Alcuni studi recenti di medicina dimostrano che il volontariato ha effetti benefici sull’invecchiamento dei cinquantenni, ritardandolo e riuscendo a ottenere una riduzione della probabilità di contrarre malattie.
Insomma il nostro sistema immunitario reagisce alla grande se si sentono buone notizie come queste e se a esse s’accompagna la gioia visibile, del sorriso di chi si mette a disposizione dell’altro.
E’ importante quindi non solo dare senza ricevere nulla in cambio, dare per condividere e gioire nel farlo, ma anche che se ne parli e che, in TV, ogni tanto, si vedano persone solari che riescano a fugare le tenebre.
Napoli, 10 marzo 2018