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Elezioni europee 2019 – Istruzioni per l’uso. Votare per trasformare le diversità.

di Martina Tafuro

Intorno a noi vediamo come alcune verità
non contestate possono facilmente trasformare
la diversità in divisione.
E come può essere fragile la democrazia.
La nostra Unione si basa sul rispetto condiviso
dei diritti fondamentali e dei principi democratici.

Verifica la tua conoscenza dell’Unione Europea

Il mondo si trova ad affrontare numerose sfide, dall’immigrazione ai cambiamenti climatici. Ma quando i problemi sono condivisi è più facile trovare soluzioni. Il Parlamento europeo prende grandi decisioni: come far crescere l’economia, come limitare il consumo di energia, come garantire la sicurezza degli alimenti che mangiamo. Votando, deciderai da chi saranno prese queste decisioni e quale significato avranno per il tipo di mondo in cui desideri vivere.

Il Parlamento europeo è l’unica istituzione europea i cui membri sono eletti direttamente dai cittadini.

Tra il 23 e il 26 maggio 2019 circa 400 milioni di europei si recheranno alle urne per eleggere i loro rappresentanti a Strasburgo. In Italia, appuntamento sarà domenica 26 maggio.

Per la prima volta nel 2014 i partiti politici europei hanno nominato i propri candidati alla presidenza della CE, al fine di rafforzare la legittimità politica sia del Parlamento che della Commissione. Il Parlamento ha avvertito di essere pronto a respingere qualsiasi candidato, nella procedura d’investitura del Presidente della Commissione, che non sia stato nominato  di un partito politico europeo in vista delle elezioni europee del 2019.

Si vota per influenzare le decisioni che riguardano la propria vita e quella di 505 milioni di cittadini, e incidere sul futuro dell’Unione europea anche per le generazioni che verranno. Il Parlamento europeo stabilisce leggi che riguardano tutti e che vengono recepite nella legislazione nazionale, e decide su come verranno spesi i soldi dell’Unione europea…soldi dei cittadini europei.
Il Parlamento europeo legifera su materie che toccano la nostra vita di tutti i giorni, come: agricoltura e pesca, sviluppo regionale, protezione dei consumatori e sicurezza alimentare, trasporti, ambiente ed energia, salute, cultura, istruzione e formazione, commercio, concorrenza, ricerca e innovazione. Il Parlamento europeo è in prima fila nella difesa dei diritti umani nel mondo.

Il numero dei deputati di uno stato membro è calcolato in base alla sua popolazione; tuttavia si va da un minimo di 6 (Cipro, Estonia, Lussemburgo e Malta) a un massimo di 96 deputati (Germania) per ciascuno stato.

I risultati elettorali influenzeranno anche l’elezione del Presidente della Commissione europea: è la procedura del “candidato principale” (Spitzenkandidat).

I programmi dei partiti in Italia (http://lavocedelquartiere.it/al-voto-elezioni-europee-2019/)

Chi andrà a votare?

Saranno chiamati alle consultazioni elettorali tutti i cittadini aventi diritto al voto, circa 400 milioni di persone, di tutti gli Stati membri.

Le prime elezioni a suffragio universale si sono tenute nel 1979. Sarà la nona volta che gli europei si recheranno alle urne per eleggere i rappresentanti del Parlamento europeo.

In Belgio, Cipro, Grecia, Lussemburgo è obbligatorio recarsi alle urne, mentre in tutti gli altri è facoltativo.

In Italia votare è dovere civico, come recita la Costituzione nella Parte prima “Diritti e doveri dei cittadini – Titolo IV, Art. 48”.

Coinvolgere quanti più cittadini dell’Unione Europea nel processo democratico è indispensabile, ecco perché è stata da tempo avviata una vasta campagna informativa di invito al voto, dove è necessario l’impegno di tutti.

Vai su: stavoltavoto.eu. per ulteriori approfondimenti

Le regole sono comuni a tutti?

SI:

fin dal 1979 gli eurodeputati sono eletti ogni 5 anni per suffragio universale diretto, ossia scelti direttamente dai cittadini;

la rappresentanza è proporzionale;

le elezioni si svolgono contemporaneamente in tutti i paesi dell’Unione;

per votare occorre avere compiuto i 18 anni, tranne in Austria dove ne bastano 16;

un elettore può esprimere un solo voto;

il voto è libero segreto;

lo spoglio delle schede non può iniziare prima della chiusura dei seggi in tutti gli Stati membri;

la soglia minima d’accesso è libera ma non può eccedere il 5% dei voti validi;

vige il divieto del doppio mandato, nazionale ed europeo.

NO:

i requisiti e l’età minima per candidarsi non sono uguali in tutti i paesi;

la legge elettorale;

le modalità di voto per i residenti all’estero.

I deputati sono eletti con un sistema composto da regole europee e nazionali.

Obiettivo futuro del Parlamento europeo di concerto con il Consiglio e gli Stati Membri, è di raggiungere una legislazione che sia il più possibile uniforme, secondo quanto previsto dall’art. 223 (1) del TFUE.

Trattato sul funzionamento dell’unione Europea – Tfue, parte sesta, titolo 1, capo 1, Sezione 1 – Il Parlamento europeo, Articolo 223: “Il Parlamento europeo elabora un progetto volto a stabilire le disposizioni necessarie per permettere l’elezione dei suoi membri a suffragio universale diretto, secondo una procedura uniforme in tutti gli Stati membri o secondo i principi comuni a tutti gli Stati membri. Il Consiglio, deliberando all’unanimità secondo una procedura legislativa speciale e previa approvazione del Parlamento europeo che si pronuncia alla maggioranza dei membri che lo compongono, stabilisce le disposizioni necessarie. Tali disposizioni entrano in vigore previa approvazione degli Stati membri conformemente alle rispettive norme costituzionali”.

Il Parlamento europeo: modalità di elezione

Il Parlamento europeo: organizzazione e funzionamento

Il Parlamento europeo: competenze  

Per sapere di più vai su: elezioni-europee.eu.

Quando andremo a votare?

Le prossime elezioni del Parlamento europeo si terranno in tutti gli Stati membri fra il 23 e il 26 maggio 2019, con calendario variabile a seconda dei Paesi.

In Italia si voterà domenica 26 maggio e i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23.

La legge di stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147), all’art. 1 – comma 399, stabilisce che: “A decorrere dal 2014 le operazioni di votazione in occasione delle consultazioni elettorali o referendarie si svolgono nella sola giornata della domenica, dalle ore 7 alle ore 23”.

Decisione (UE, Euratom) 2018/767 del Consiglio, del 22 maggio 2018, relativa alla fissazione del periodo in cui si terranno le none elezioni dei rappresentanti nel Parlamento europeo a suffragio universale diretto.

Perché si vota?

Si vota per eleggere i deputati che andranno a comporre il Parlamento europeo per i prossimi cinque anni e rappresenteranno gli interessi dei cittadini dell’Unione europea.

Il 7 febbraio 2018 il Parlamento ha votato a favore di una riduzione del numero dei suoi seggi, che passerà da 751 a 705 dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE.

Per sapere di più sulla Brexit

Napoli, 21 maggio 2019