Desiderare ideare realizzare, si può?
Desiderare ideare realizzare, si può?
di Martino Ariano
Non ti nascondere dietro il destino.
Il destino è il pretesto dei falliti.
(Pablo Neruda)
“L’Europa deve contribuire a realizzare un mondo migliore e questo lo possiamo fare se partiamo dalle piccole cose di ogni giorno, dai temi che interessano la gente. Pensiamo alla solidarietà, da investire a favore degli ultimi, dei poveri, dei deboli, sia in Europa che nel mondo”.
Sono queste le parole di Marx… Reinhard, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca.
Il fratello Marx, ha scritto: “Il Capitale. Una critica cristiana alle ragioni del mercato”, nel 2008, prima della crisi che stiamo ancora vivendo.
Mi preme sottolineare che Marx…il cardinale, è uno dei collaboratori del papa per le encicliche sociali.
Un uomo di Chiesa si occupa di economia, ma siamo pazzi?
In fondo, è dalla cacciata dei mercanti dal Tempio, che la Chiesa interviene su questi temi.
Ha sempre avanzato dubbi sulla bontà di un sistema fondato su un capitalismo sfrenato in cui l’unico dio fosse il denaro e l’unica autorità il libero mercato.
Eppure molte delle cose che, il vecchio Marx…Karl, ha detto sulle disuguaglianze sociali nel XIX secolo erano giuste.
Aveva intravisto nel nocciolo della globalizzazione del capitale, un processo nefasto per l’umanità e ha capito che questo sarebbe potuto sfociare in ingiustizie più grandi.
Ma facciamo parlare ancora il cardinale: “Io non credo che oggi in Europa siamo alla vigilia di una rivoluzione. Eppure l’idea della solidarietà è centrale nelle nostre società, se vogliamo mantenere il sistema che in Germania chiamiamo l’economia sociale di mercato. Cioè un sistema in cui lo Stato sociale deve farsi carico dell’esigenza che i rischi per i singoli, siano affrontati secondo un solidale senso del dovere”.
Ad occhio e croce mi sembra di capire che l’uomo deve essere al centro e l’economia deve servire il genere umano… ma è l’assunto centrale dell’insegnamento sociale (non socialista) cattolico.
Siamo tutti sulle spalle di Marx?
C’è voluto o’ viruss, per tornare a riflettere su come favorire l’azione collettiva per proteggere il bene comune, cioè tutti quegli ambiti che dovrebbero essere esentati dalla logica di mercato: sanità, cibo, cultura, scienza, educazione…
In un momento culturale in cui è molto di moda il disincanto saccente, il disprezzo ironico per l’affidabilità delle relazioni, mi sembra ancora più provocante ed entusiasmante parlare di ideali, pace e amore.
L’immaginazione al potere gridavano anni fa nei cortei.
E allora il modo migliore per distruggere un sistema che si sta distruggendo da solo, è dar vita a situazioni che fermino la barbarie.
La crisi della società del denaro e dello scambio economico è sotto gli occhi di tutti.
Il problema non è in quale modo abbattere questo status quo, ma bisogna darsi da fare, in chiave costruttiva e ottimistica… “prima che le passioni dissolte si trasformino in passioni da distruggere”
…Ho fatto tutto questo bailamme, perché volevo parlare dei sogni, dopo la speranza.
Si perché i miei sogni, sono il motore delle mie giornate, la radice della mia gioia, l’essenza del sorriso che porto in volto.
Ci credo, anche se so che alcuni rimarranno sempre e solo tali: quelli sono i più fragili, che guardo e curo con tenerezza e tra essi quello di una nuova umanità, che per tutto il giorno è sparpagliata per il mondo.
Curo questo sogno con affetto particolare perché negli anni mi sono accorto di quanto sia stato importante e per me vitale aver vissuto in questo mondo e con questa umanità.
Ma non facciamo anche noi l’errore che fanno gli ipocriti, di schierarci senza pensarci dalla parte dei sogni.Il mio sogno è vivere in un mondo in cui tutti rispettano il Creato, con le sue infinite sfumature!
Il tuo sogno qual’è?
Madrid, 2 novembre 2022