Crolla un pino a Casamicciola Terme, tragedia sfiorata.
Crolla un pino a Casamicciola Terme, tragedia sfiorata.
Cosa si aspetta ad avviare una verifica statica degli alberi secolari presenti lungo le strade isolane?
di Gennaro Savio
A pochi giorni di distanza dal pericolosissimo crollo di un pino secolare lungo via Borbonica nel Comune di Forio, siamo nuovamente costretti a parlare di tragedia sfiorata. Infatti a pochi chilometri di distanza, e precisamente all’interno del Rione De Gasperi a Casamicciola Terme, un altro enorme pino è crollato sotto i colpi del forte vento che da ore soffia inarrestabile sull’isola d’Ischia. La cosa incredibile è che a frenare lo schianto al suolo dell’imponente fusto, è stato un palazzo sul cui solaio si è poggiata la folta chioma. Con i nostri servizi giornalistici già da tempo denunciamo la potenziale pericolosità di alcuni alberi presenti lungo le nostre strade ma sino a questo momento le amministrazioni comunali e i relativi sindaci di centro, centrodestra e centrosinistra, non hanno fatto assolutamente nulla per prevenire improvvisi crolli e garantire così l’incolumità dei cittadini. Tranne per il leccio secolare di via Antonio de Luca, ad Ischia, rimosso solo a seguito di una perizia statica pretesa dai residenti di Casalauro dopo una lunga battaglia. La cosa vergognosa, ad esempio, è che sempre nel comune di Ischia, nonostante l’avessimo segnalato da oltre due mesi, in via Sogliuzzo non sono stati ancora rimossi due enormi pini ormai secchi e dunque ancora più pericolosi. Cosa aspetta l’Amministrazione Ferrandino a farli rimuovere? Che si schiantino al suolo con la prossima sciroccata? Intanto proprio in questi giorni alcuni telespettatori oltre alla pericolosità dei pini presenti su via Borbonica tra i Comuni di Forio e Lacco Ameno, ci hanno segnalato la presenza di pini inclinati in zona Castiglione a confine tra i Comuni di Ischia e Casamicciola Terme, in una zona dove le raffiche di vento sono spesso violentissime. A rendere i pini a potenziale rischio crollo, contribuisce anche il fatto che non vengono potati e col forte vento la loro folta chioma dà origine a un pericolosissimo effetto “vela” che li rende sicuramente meno stabili. Cosa si aspetta a potarli? Cosa si aspetta a verificarne la staticità? Dall’altro lato della strada, inoltre, lungo il costone franoso, il pericolo idrogeologico di frane e smottamenti incombe come una spada di Damocle sulla testa di pedoni e automobilisti che a migliaia affollano questa strada. Un costone sul quale si sorreggono in bilico alberi che sembrano poter crollare all’improvviso sul selciato: da non credere! L’aspetto più increscios0 è che da anni la zona non viene messa in sicurezza e le istituzioni competenti hanno recintato il marciapiede pensando, evidentemente, di essersi messo la coscienza a posto pur sapendo che se all’improvviso il costone dovesse franare, travolgerebbe l’intera carreggiata. Per quanto ci riguarda abbiamo fatto il nostro dovere nel denunciare situazioni di evidente pericolo presenti sulla Borbonica a Forio sia nel tratto provinciale che in quello comunale, in zona Castiglione sulla strada provinciale e in via Sogliuzzo a Ischia sulla strada comunale dove continua a persistere la presenza di due pini completamente secchi. Ora spetta a chi di dovere intervenire, ma una cosa è certa. Se prima o poi dovesse disgraziatamente verificarsi una tragedia, nessuno potrà dire “ma io non sapevo”. A Torino, già dalla fine degli anni ’80, le piante del patrimonio arboreo urbano comunale vengono sottoposte a periodici controlli dello stato di salute, avvalendosi delle tecniche scientificamente più aggiornate, grazie alle quali viene valutata la resistenza del legno e di conseguenza la possibilità di schianto dei soggetti. Visto che, lungo le strade dell’isola d’Ischia, è ricca la presenza di pini e alberi secolari, non sarebbe il caso di avviarne un’accurata verifica statica?
09/02/2014