Con “Teatro Deluso” ritorna, al teatro Bellini di Napoli, la compagnia tedesca Familie Floz.
Familie Floz debutta al Bellini con la nuova opera “Teatro Deluso”, un divertente viaggio nel backstage di un insolito teatro.
di Domenico De Gregorio
Con un nuovo spettacolo, torna al teatro Bellini di Napoli la compagnia tedesca Familie Floz.
Teatro deluso, il titolo di questa nuova opera, è un divertente viaggio dietro le quinte di un immaginario teatro dove la vita degli attrezzisti, operai montatori si intreccia, inevitabilmente, con quelle degli artisti in palcoscenico e gli altri lavoratori che più o meno delusi vivono lo stesso luogo di lavoro in maniera completamente diversa.
Si entra subito nel vivo dello spettacolo, a sipario aperto gli attori, quasi in sordina, conducono lo spettatore nel cuore dello spettacolo indossando le loro originali maschere che sembrano cambiare espressione ogni qualvolta l’emozione del personaggio lo richieda. Gli operai elettricisti aprono le danze: è affidato a loro il compito di creare il presupposto, il prologo della storia, un intreccio di vite appartenenti a mondi diversi, ma, più vicini di quanto gli stessi protagonisti posso pensare.
Infatti sono le emozioni, i sussulti d’amore, l’emozione di diventare protagonista sulla scena, il gusto del peccato, il piacere del corteggiamento, ad essere il collante tra i protagonisti sul palco, orchestrali, ballerine, cantanti lirici, e quelli dietro, gli invisibili ma altrettanto indispensabili per il buon esito dello spettacolo.
Con veloci cambi di maschere ed abito, i tre attori presenti in scena danno vita a molteplici personaggi che divertiranno lo spettatore fino alla fine dello spettacolo. I costumi raffinati e le luci calde creano la giusta atmosfera per raccontare la vita dei tre operai tecnici, Bob con il sogno di affermarsi e di mostrare a tutti i costi quanto sia bravo, spingendosi fino alla distruzione, Bernard sensibile e gracile, amante della letteratura, di quel modo romantico che improvvisamente troverà forma e sostanza in una delle ballerine del teatro e Ivan, capo squadra, attento e severo che per paura di perdere il controllo sul teatro finirà per perdere il controllo della sua vita.
Su tutte le vicende che si dipaneranno in questo lavoro teatrale elegante, raffinato, poetico, aleggia la figura di una fanciulla vestita di bianco, metafora di un’anima pura e sensibile che da sempre protegge e custodisce i luoghi del teatro.
Napoli, 24 gennaio 2018