Casa Corriere Festival: Gli Incontri A Palazzo Reale.
Casa Corriere Festival: Gli Incontri A Palazzo Reale.
di Carlo Gimmelli
Cominciata la tre giorni di incontri e forum: la città e il Paese tra crisi industriale, turismo e disagio giovanile.
Al via i lavori degli incontri del casa Corriere Festival nel Teatro di Corte e nei saloni del Palazzo Reale di Napoli.
L’esordio Venerdì 25 ottobre con gli interventi del sindaco Manfredi e del Procuratore Generale di Napoli Gratteri intervistati dal direttore del Corriere del mezzogiorno Enzo D’Errico e dal direttore del Corriere Luciano Fontana.
Democrazia e potere al centro del dibattito che ha visto il sindaco, papabile alla presidenza dell’ A.N.C.I., l’associazione che raggruppa i sindaci d’Italia, porre l’accento sulla solitudine degli amministratori locali, il primo anello della catena istituzionale, che vivono senza filtri i disagi delle grandi aree metropolitane: le difficoltà economiche del ceto medio, la violenza giovanile, la dispersione scolastica, l’emergenza abitativa.
Napoli, però, compensando il deserto industriale, dramma, invero, nazionale, è diventata un brand turistico stabile nel panorama internazionale. Nel 2023 c’è stato un transito di oltre tredici milioni di turisti e il consuntivo del 2024 toccherà presumibilmente quota 15 milioni mentre le previsioni per il 2025, anno del Giubileo, arrivano a toccare quota diciotto milioni, merito anche del potenziamento dei voli intercontinentali da e per Capodichino che, unico aeroporto in Italia, è base stabile degli slot delle quattro maggiori compagnie low-cost.
Notevoli anche i numeri della Stazione Centrale, terza in Italia per numero passeggeri, al centro di un imponente progetto di restyiling, inerente anche la piazza attigua e l’ampia area dello scalo merci, che ne farà un hub polifunzionale di trasporti, shopping, food e hospitality.
Il Procuratore Gratteri, da un anno al vertice della Procura, ha fustigato senza giri di parole la classe politica più impegnata in questioni di gossip e sondaggi millesimali che in un progetto a medio termine in ottica di occupazione giovanile, sanità e trasporti, oltre a denunciare la desertificazione industriale del paese che da oltre un decennio è stata saccheggiata delle sue eccellenze dalle multinazionali straniere.
Gratteri, ha inoltre, stigmatizzato l’abuso di utilizzo dei social che “diffondono” ignoranza e aggressività anche in ceti insospettabili e, mentre i politici sono impegnati in Tv a litigare, le mafie fanno il porta a porta con le buste della spesa e incassano consenso”.
Applausi per Alberto Angela che ha intervistato il direttore del Parco Archeologico di Pompei Zuchtriegel che ha illustrato gli ultimi preziosi ritrovamenti e i numeri da record degli Scavi con oltre trentamila presenze nell’ultimo week-end. Nel pomeriggio altri ospiti si sono succeduti sul palco: Landini, leader CGIL, l’ex ministro Fornero, al centro di una epocale e divisiva riforma sulle pensioni e il presidente del Movimento 5 Stelle, Conte, in collegamento, che ha chiarito la propria posizione in merito al “parricidio” del fondatore Grillo con la revoca del ricco contratto di consulenza, sostenendo che la posizione di Beppe Mao, da sempre critico nei confronti di Conte nell’approccio con il PD e per la ormai stantia querelle del limite dei due mandati, sarebbe diventata incompatibile ed ostile alla evoluzione politica dell’ex Movimento.
Secondo Peppiniello Appulo il Movimento della retorica dell’anticasta, dell’uno vale uno, della ormai dimenticata piattaforma Rousseau, dei cittadini prestati alla politica che restituivano la metà della diaria parlamentare, è ormai defunto.
La realpolitik contiana ha dovuto sporcarsi le mani con quelli che una volta erano i reietti, la scatoletta di tonno è stata risigillata e i fasti del 33% del 2018 sono già archeologia politica, oggi i resti del “grillismo” annaspano intorno al 9% del consenso mentre a livello locale si fa fatica a trovare i candidati, degli elettori meglio non parlarne.
Incisivo anche l’intervento dell’ex Premier Mario Monti che, sorprendentemente, ha elogiato la contestata manovra economica del Governo ritenendola coerente con gli impegni presi con l’Europa ma in netta contrapposizione alle idee di una Giorgia Meloni di lotta e non di Governo.
Oggi, Sabato 26 ottobre, attesi il ministro Carlo Nordio, il giornalista Enrico Mentana, Gianni Letta, Antonio Bassolino che affronteranno i temi ei rapporti tra Giustizia, informazione, media e potere.
I lavori si concluderanno Domenica con l’intervento del Procuratore Raffaele Cantone e altri ospiti e, la chiusura con il sindaco Manfredi.
Napoli, 26 ottobre 2024