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 Botti di capodanno, cattiva e pericolosa consuetudine

di Chiara Scamardella

Per gli uomini, la notte di passaggio tra il 31 dicembre e il 01 gennaio è una notte di festa; per tutti gli altri animali si trasforma in un vero e proprio incubo notturno infestato da tante luci scoppiettanti, da rumori improvvisi e ripetuti a intervalli irregolari, da colpi che improvvisamente esplodono nel buio e nel vuoto, sempre più ravvicinati e di intensità elevata: Ogni anno i botti e fuochi artificiali causano la morte di almeno cinquemila animali.
E’ importante ricordare infatti – evidenzia Giuseppe Solla Presidente Regionale di Fare Verde Campania Onlus – che gli animali hanno una diversa percezione dei rumori; il loro udito, per esempio, è più fine del nostro, tanto che riescono a percepire suoni che noi non sentiamo. Non c’è da stupirsi, dunque, se noi troviamo divertente quel frastuono improvviso emesso da un botto, mentre il nostro cane, invece, fugge a gambe levate, per cercare immediatamente un riparo sicuro o, ancora se, un uccello si schianta contro un palazzo. Inoltre, una componente dei fuochi per noi marginale, quella olfattiva, è particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori a una concentrazione un milione di volte inferiore a quella percepita dall’uomo e a una distanza per noi inimmaginabile.
Per il fine anno 2013/2014 il bilancio feriti è stato, per fortuna, poco più di 350 e non c’è stata nessuna vittima, non accadeva dal 2010. Ma oltre a danni causati da scoppi accidentali di botti il primo dell’anno, nelle città si supera il limite di legge di 50 microgrammi al metro cubo fissato per il PM10, con un valore, a seconda delle città, da doppio a triplo rispetto alla media del periodo. Quindi a causa dell’aumento delle polveri sottili in questo giorno, i soggetti maggiormente a rischio come gli asmatici, gli allergici o tutte quelle persone che soffrono di patologie respiratorie, corrono inconsapevolmente elevati rischi. Per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, conclude Solla, basta un unico botto quello di una bottiglia di spumante.

Napoli, 28 dicembre 2014