mar 3 DICEMBRE 2024 ore 18.24
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Battaglia infinita
di Giovanni Della Pietra

Il Napoli agguanta la vittoria al 96’

Seconda consecutiva in casa per gli uomini di Antonio Conte, che ospitano il Parma, il quale ha raccolto risultati entusiasmanti contro Fiorentina e Milan: al Maradona è Napoli – Parma. Il match termina con il risultato di 2-1, con i ducali che si portano in vantaggio grazie al rigore trasformato da Bonny, ma nel maxi-recupero gli azzurri prima acciuffano gli avversari grazie alla prima rete di Romelu Lukaku in maglia azzurra, poi li superano con l’incornata di Frank Zambo Anguissa.

0Highlights
Nella prima frazione di gioco, i crociati hanno un periodo positivo in cui solo due legni impediscono la realizzazione di una rete: prima la traversa sul colpo di testa di Kowalski, successivamente il palo sul tiro dal limite di Bonny. Un minuto dopo, la progressione centrale di Sohm, conduce ad un intervento di Meret su Bonny, che determina un penalty in favore dei ducali. Dal dischetto, lo stesso attaccante francese non sbaglia. La reazione dei Napoli è tutta nel tiro dal limite dell’area di Kvaratskhelia, liberato dal triangolo con Oliveira.
Nella ripresa, il Napoli si aggrappa anche agli schemi su calcio piazzato, ma Buongiorno centra la traversa (con posizione del difensore azzurro da rivedere). Il match cambia quando il portiere giapponese del Parma, con un’uscita scellerata a metà campo, stende Neres, per il secondo giallo.
Negli 11’ di recupero – che poi diventano 15’ – i partenopei approfittano della superiorità numerica e del portiere improvvisato, prima con Romelu Lukaku imbeccato da Spinazzola alle spalle della difesa, per il gol del pareggio. Poi, al 96’, Anguissa svetta su un cross dalla destra di David Neres, per ribaltare la partita. C’è ancora tempo, però, al 105’ per la firma di Alex Meret sulla partita, che si oppone alla conclusione da breve distanza di Almqvist.

1Il punto Della Pietra
Dall’espulsione di Suzuki, la narrazione di Napoli-Parma sfugge dalle regole della canonicità. Pressing, corsa, lanci lunghi, difesa ad oltranza e un rigore concesso e poi revocato al VAR caratterizzano gli ultimi 14′ minuti più corposo recupero. Gli azzurri riescono a riagguantare la partita, forse anche immeritatamente, al cospetto di un Parma volenteroso che gioca un bel calcio, mettendo il dito nella piaga di tutti i difetti che il Napoli aveva manifestato nella trasferta di Verona e abilmente occultato agli occhi dei più con i tre punti della vittoria contro il Bologna. La prima frazione di gioco è un dominio del fraseggio ducale che espone tutti i difetti e i rischi di un centrocampo a due, associato ad una pressione individuale che spacca in due blocchi la squadra partenopea. Bernabè libero di inventare, trova sempre l’uomo libero alle spalle del centrocampo azzurro e così il Parma colpisce due legni e trova il penalty decisivo per il vantaggio in 5′. Nella ripresa, il Napoli si alza in pressione di squadra e riesce a tenere rinchiusa nella propria retroguardia la squadra crociata, procurando qualche brivido a Suzuki. Ed è proprio il portiere giapponese il protagonista del turning point di questa partita, quando con un’uscita folle lontano dalla porta, stende Neres per il secondo giallo. Il Parma è in 10 e con le sostituzioni esaurite: Del Prato si sacrifica nel ruolo di portiere adattato. La fretta si impadronisce del Napoli, che tenta in ogni circostanza la conclusione verso la porta, senza sembrare mai pericoloso. Nel maxi-recupero, gli azzurri però riescono a ribaltare il risultato prima con il neo-acquisto Romelu Lukaku, e poi con Anguissa per il 2-1 vincente.

4

Il Napoli si gode i tre punti di una vittoria figlia delle circostanze e del grave errore del portiere Suzuki, lasciando intravedere molto su cui lavorare tatticamente. L’ingresso di Lukaku, che sembra creato per giocare negli schemi di mister Conte, dà verve e muscoli all’attacco partenopeo, di cui da adesso non si può fare a meno.
I ducali si leccano le ferite per una gara che ai punti avrebbero anche meritato di vincere, o almeno non di perdere: questo atteggiamento espresso in campo deriva da un’espressione di gioco su cui si è basata tutta la cavalcata in Serie B e che non negoziano nemmeno dinanzi alle 7 sorelle della Serie A. I gialloblù daranno fastidio a molte squadre e potrebbero ambire a posizioni tranquille per un buon campionato, ma nel frattempo che giunga il tempo dei conti, godiamoci il bel calcio di mister Pecchia.

Pagelle
Lukaku 7.5: Travolge tutto e tutti con la potenza di mille megatoni. Se poi il paragone è Raspadori…

Raspadori 4.5: Evanescente come poche volte. Con lui l’area è vuota.

Meret 7: Provoca il rigore del vantaggio ducale, ma la parata su Almqvist allo scadere vale un gol.

Bernabè 7: Disegna, produce, crea, contiene. Gioia per gli occhi.

Suzuki 4.5: Prima parte di partita ottima e vincitore nello scontro a distanza con Kvaratskhelia. Un’uscita scellerata costa letteralmente il match alla sua squadra.

copertina

Arbitro
Tremolada 6: Altalenante nella gestione dei cartellini, ma presente nei momenti clou. Corretto il rigore per il Parma. Giusta l’espulsione di Suzuki, prende sì il pallone, ma colpisce con un calcio stile karate il malcapitato Neres. Corretto revocare il rigore su Simeone. Approvato il recupero di 11′: tra sostituzioni, espulsioni e revisione VAR, nella ripresa si gioca pochissimo.

Nola, 2 settembre 2024

 

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