dome 24 NOVEMBRE 2024 ore 23.34
Home news europee e ambiente Basta “code” al Centro dell’Impiego di Ischia.

Code lunghe di giorni e momenti di forte tensione, è ora che si metta fine a questa vergogna da terzo mondo

Gennaro Savio: “Si Metta Immediatamente Fine, Presso Il Centro Dell’impiego Di Ischia, Alla Vergogna Delle Interminabili Code Consentendo Ai Lavoratori Stagionali Di Sottoscrivere Il Patto Di Servizio On Line, Così  Come è Stato Possibile Farlo Sino Allo Scorso Anno”

di Gennaro Savio

Nel 2018, e cioè nell’epoca dell’informatizzazione dove con un semplice click si riesce ormai a sbrigare qualsiasi tipo di pratica, i lavoratori stagionali dell’isola d’Ischia dopo aver presentato telematicamente la domanda per aver diritto alla Naspi, l’ex domanda di disoccupazione, non possono sottoscrivere il cosiddetto “patto di servizio” on line così come avveniva sino allo scorso anno, ma per una nuova e assurda disposizione si devono recare presso l’Ufficio dell’Impiego per firmare il modello cartaceo che gli impiegati compilano seduta stante col computer.

Ed hanno a loro disposizione solo quindici giorni di tempo. Questo ha catapultato i lavoratori isolani indietro nel tempo di circa dieci anni quando migliaia di stagionali si accalcavano per giorni all’esterno degli uffici dell’ex Collocamento. Infatti da una settimana a questa parte, all’esterno del Centro Polifunzionale di via Morgioni le code cominciano a formarsi già dalla sera precedente e centinaia di lavoratori, pur di riuscire a firmare il “patto” il giorno dopo, trascorrono la notte all’addiaccio. E non sempre, nonostante la notte trascorsa per strada, alla riapertura degli sportelli si riesce a firmare. “Sono tre giorni che sono in fila – ci ha dichiarato avvilita una signora – e non sono ancora riuscita a firmare”. “Domani – ci ha detto preoccupato un lavoratore – è il mio ultimo giorno utile per chiudere la pratica essendo stato licenziato quattordici giorni fa, cosa succederà se non riuscirò a firmare?”.

“Ma secondo te Gennaro – ci ha riferito un’altra lavoratrice – è possibile che io, separata con figli, devo andare al collocamento di notte per fare la domanda di disoccupazione? Ma solo a Ischia si vedono queste cose? E nessuno dice nulla? Scusami, ma sono molto arrabbiata per questa situazione perché ho difficoltà a organizzarmi con i miei figli che devono andare a scuola mentre io devo stare dalla notte precedente fuori a un ufficio che apre alle 9.00. Lo trovo assurdo e offensivo per le persone”.

Si tratta effettivamente di una situazione che definire incivile è dire poco e che sta letteralmente offendendo la dignità di migliaia di lavoratori, di madri e di padri, di giovani e di meno giovani che al termine di una durissima stagione lavorativa e dopo aversi visto dimezzato l’indennità di disoccupazione ritrovandosi quasi sull’orlo della povertà, proprio non meritavano questa ennesima umiliazione di Stato. Un’umiliazione di Stato di cui sono responsabili le Istituzioni a tutti i livelli, locale, regionale e nazionale e i partiti di tutto l’arco costituzionale. Intanto a causa delle lunghe code, ogni giorno la tensione è sempre più alta presso il Centro dell’Impiego e oggi pomeriggio sono persino intervenuti gli uomini della Polizia di Stato in quanto alle 15.00, orario di chiusura dell’ex Collocamento, erano ancora centinaia i lavoratori accalcati all’esterno del Polifunzionale e che speravano di poter firmare. Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato dal Segretario generale Domenico Savio, chiede con forza che si metta immediatamente fine alle umilianti ed estenuanti file dei lavoratori e che si dia nuovamente la possibilità ai circa diecimila stagionali isolani di poter firmare il “patto di servizio” on line, così com’è avvenuto sino allo scorso anno. Anche perché, smaltendo solo circa settanta pratiche al giorno, sarà impossibile dare la possibilità di firmare alla maggior parte dei circa diecimila lavoratori stagionali che vengono licenziati in questo periodo.

Ischia, 31 ottobre 2018