Babbo Natale porta le elezioni.
Babbo Natale porta le elezioni
di Raffaele Russo
Con l’approvazione dell’ultima legge di bilancio, il governo Gentiloni si appresta a chiudere il suo mandato.
Positivo o negativo il giudizio sul suo operato, non intendo entrare nel merito, bensì, vorrei fare un’analisi sulle tre coalizioni che, ad oggi, si apprestano a cominciare una massiccia campagna elettorale, per arrivare a governare a Palazzo Chigi.
Partiamo dal centrosinistra, il quale, nel corso di questa legislatura, nonostante fosse al governo, ha avuto non pochi grattacapi; in primis, l’uscita di leader storici quali Bersani e D’Alema, che hanno preferito lasciare il partito piuttosto che continuare una guerra intestina con il segretario Renzi per manifesta “incompatibilità politica”.
Altra battuta d’arresto nell’arco di questa legislatura è stata la bocciatura del Referendum costituzionale, che ha segnato la fine di Renzi al governo e del “Renzismo”, visto che da lì è stata tutta una parabola discendente, con sconfitte politiche anche nelle amministrative piuttosto scottanti, come ad esempio la regione Liguria per mano del centrodestra e la città di Torino, ad opera del Movimento 5 Stelle.
Passiamo poi ad una analisi del Movimento di Beppe Grillo, che, partito come movimento di protesta, si è trovato nel corso degli anni anche alla guida di città importanti come Parma, Livorno ma soprattutto, alla guida di Roma e Torino.
Nella capitale però le prime difficoltà, con la Raggi, che si trova un giorno si e l’altro pure a far fronte a problemi nella giunta e ad inchieste di vario tipo, le quali, nei casi più gravi, hanno minato anche le fondamenta della giunta stessa.
Il leader politico del Movimento, ovvero Luigi di Maio, ha sempre cercato di tenere la macchina in gareggiata e minimizzare quelli che sono stati gli errori dei sindaci pentastellati; bisognerà vedere se questo grande sforzo basterà, considerato anche il fatto che il Movimento, non intende allearsi con nessuno e nel nuovo sistema elettorale, questo può pesare e non poco.
Infine, passiamo al centrodestra, ad oggi la coalizione che i sondaggisti danno in vantaggio. Anche lì, le difficoltà non mancano, con il rapporto burrascoso tra Salvini e Berlusconi, che sembrano sul punto di rompere per ogni tematica ma alla fine, trovano sempre un punto d’incontro che possa soddisfare entrambi.
A questo, si aggiunge anche la questione dell’incandidabilità del Cavaliere, che rende la questione del futuro Premier, un bel grattacapo, con il giovane leader leghista che si sente Primo ministro “in pectore”.
Staremo a vedere come finirà.
Intanto…. Buon Anno a tutti noi.
Napoli, 2 gennaio 2018