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Risate intelligenti con la commedia “Ingresso indipendente” di Maurizio De Giovanni per la regia di Vincenzo Incenzo.

di Domenico De Gregorio

Ritorna a teatro con “ Ingresso indipendente” lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni.

E’ un testo teatrale a tinte rosa, leggero e divertente, ricco di spunti di riflessione sulla nostra società.

Si alza il sipario del teatro Diana di Napoli ed il viaggio tra i vizi e le virtù dell’essere umano ha inizio. Si entra subito nel vivo della commedia con in scena il protagonista Massimo attorno al quale si dipanerà l’intera esilarante vicenda.

Massimo, impiegato in un’azienda privata che aspira ad una promozione per poter sposare Valeria, sua fidanzata decennale, concede al suo direttore Ludovico il suo appartamento, che ha il pregio di garantire una certa privacy, avendo l’ingresso indipendente. Lì Ludovico si intrattiene con l’amante Rosalba, che ambisce ad un rapporto alla luce del sole e spera, quindi, che Ludovico lasci la moglie Giuliana.

Proprio con questo obiettivo, Rosalba decide di restare nell’appartamento di Massimo, costringendo Ludovico a partecipare ad una cena durante la quale dovrà presentarle sua moglie, in modo da far uscire la situazione allo scoperto.

Gli incontri tra i vari personaggi saranno l’innesco di una serie di equivoci e di rivelazioni, dove si scoprirà che nessuno è realmente come appare.

Tutto corre molto veloce grazie alla regia di Vincenzo Incenzo che pone particolare attenzione al ritmo della commedia che non perde mai di tono.

I personaggi in scena, ben caratterizzati, perfettamente incarnano lo spirito che l’autore ha dato loro, grazie ancora una volta al regista che delle attitudini personali degli attori in scena fa virtù per questa rappresentazione teatrale. Giovanni Scifoni è abilissimo nell’impersonare l’impacciato Massimo, sballottolato di qua e di là, balbuziente e sottomesso che fa l’occhiolino al ragionier Ugo Fantozzi.

Serena Autieri è perfetta nel ruolo di Rosalba, prima in sottoveste e poi con un abito rosso dagli spacchi vertiginosi, bravissima a rendere perfettamente la metamorfosi del suo personaggio, che da donna aggressiva e determinata si rivelerà buona e generosa.

Tosca D’Aquino è una Valeria spumeggiante e simpaticamente sopra le righe, con una catartica uscita di scena finale che solo lei potrebbe fare in quel modo. Di gran classe l’interpretazione di Biancamaria Lelli nel ruolo di Giuliana, dolce e sinceramente innamorata di Ludovico, interpretato con sicura esperienza da Pierluigi Misasi.

Simpaticissime le incursioni di Fiammetta Mari, nel ruolo della signora Forgione. Belle le scene di Luigi Ferrigno, ben impreziosite dal disegno luci di Francesco Adinolfi e ben curati i costumi di Giuseppe Fontani. Sapiente l’utilizzo delle musiche, curate dallo stesso regista Vincenzo Incenzo.

Cala il sipario su uno spettacolo ben confezionato dove la risata non è vuota e dove tutto è modulato con estrema perfezione. L’autore Maurizio De Giovanni ed il regista Vincenzo Incenzo presenti in sala, salutano emozionati il caloroso pubblico del teatro Diana che non lesina nell’esprimere il loro entusiasmo attraverso fragorosi applausi.

Napoli, 3 maggio 2017