dome 22 DICEMBRE 2024 ore 15.27
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Corrado Tedeschi rapinatore di banca per necessità nella divertente commedia “ Quel pomeriggio di un giorno da …star” in scena al teatro Cilea di Napoli

di Domenico De Gregorio

Scritta da Gianni Clementi da un’ idea di Corrado Tedeschi, per la regia di Ennio Coltorti, “ Quel pomeriggio di un giorno da…star” è una divertente commedia dal retrogusto amaro, dove il vero protagonista è il disagio vissuto da Gino Fumagalli, interpretato da Corrado Tedeschi, piccolo imprenditore vittima della moderna società consumistica e viziata. Costretto ad un tenore di vita superiore alle sue possibilità, intendendo come costrizione la sua volontà e quella dei suoi familiari di vivere nel lusso sfrenato per non sfigurare davanti al mondo patinato delle riviste di moda e di falsa cultura, Gino Fumagalli in accordo con il suo fidato porta borsa, interpretato da Augusto Fornari, decide di organizzare una rapina in banca improvvisandosi rapinatore per “necessità”. Ma la goffaggine dei due, insieme ai bizzarri impiegati della filiale di banca finiscono per trasformare la rapina in un incubo grottesco e surreale dove il confine tra realtà e finzione mediatica si sbiadisce fino a scomparire. A mantenere alto il ritmo della commedia, che in qualche punto pecca di momenti di lunghe pause e perdita di brio, è Tosca D’Aquino, nel ruolo di Carolina Gargiulo, la cliente di banca, giornalista in crisi, capace di vedere in quella situazione la capacità di riprendersi il tanto desiderato venticinque percento di share televisivo ed il successo in calo. L’immagine è la prima cosa, l’apparire è l’anima del successo, Carolina Gargiulo lo sa bene e gioca la sua ultima carta vincente portando in video minuto per minuto le storie dei disperati rinchiusi nella banca. Tosca D’Aquino, diverte, il suo personaggio ben caratterizzato, alterna momenti di follia giornalistica televisiva a istanti di lucidità attraverso i quali si scorge la fragilità e la disperazione di una donna vittima del sistema. Corrado Tedeschi, osa poco, il suo personaggio ha tutti gli strumenti per sottolineare meglio e con maggiore forza la sua sofferenza, il suo disagio di uomo semplice incapace di sottrarsi alla forza dirompente o meglio distruttiva di una società senza valori. La storia procede con ritmo serrato, le battute una dietro l’altro conducono lo spettatore velocemente verso l’epilogo finale, momento di verità dello spettacolo che mette da parte la risata per far affiorare il messaggio di fondo di “Quel pomeriggio di un giorno da ….star” lavoro teatrale ben fatto che regala riflessioni e sorrisi.

Napoli, 2 aprile 2016