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Concluso a Bologna il Biografilm Festival

di Mario Mormile

Si è conclusa a Bologna la tredicesima edizione del Biografilm Festival – International Celebration of Lives, un festival animato non solo dai film ma anche da tantissimi eventi culturali ed enogastronomici sul territorio bolognese.

La rassegna svolta principalmente negli spazi della prestigiosa Cineteca di Bologna ha visto trionfare “To Stay Alive: A Method di Arno Hagers, Erik Lieshout e Reinier van Brummelen, nella giuria presieduta da Michael Madsen ricordiamolo attore-feticcio di Quentin Tarantino, già visto in film del calibro di “Le Iene” e “Kill Bill”. Mentre la menzione Speciale della giuria ed il pubblico hanno scelto “Spettacolo” di Jeff Malmberg e Chris Shellen.

Il festival durato dal 9 al 19 Giugno quest’anno si è occupato come tema centrale dell’esplorazione dell’arte e della danza senza dimenticare l’attenzione per le rivoluzioni digitali, inoltre è stato articolato in 8 sezioni con numerosi omaggi e retrospettive, ma soprattutto non sono mancati gli ospiti internazionali, dibattiti, mostre, concerti gratuiti, eventi notturni ed incontri culinari esclusivi.

Alto il coinvolgimento di tutta la città con l’adiacente parco del Cavaticcio trasformato in un’area di svago, relax e concerti, mentre numerosi luoghi della città hanno ospitato proiezioni ed ogni sorta di eventi.

Proprio tra gli ospiti internazionali risaltava la presenza dell’ex 007 Pierce Brosnan impegnato in una campagna ambientalista dal nome “Poisoning Paradise”. Il progetto ha dato vita ad un documentario che narra l’impegno degli attivisti locali per salvare le Hawaii ed in particolare l’isola di Kauai, da diversi anni interessata da esperimenti da parte di multinazionali agricole con potenti pesticidi chimici e sostanze pericolose che stanno avvelenando questo paradiso del Pacifico.

Altro ospite internazionale è stato il famoso regista e sceneggiatore Peter Greenaway omaggiato del premio “Celebration of Lives Award” una sorta di riconoscimento alla carriera che negli anni precedenti era stato assegnato ai premi Oscar Charlie Kaufman, Michel Gondry e Clint Eastwood.

Greenaway classe ’42 artista poliedrico conosciuto per essere anche pittore e romanziere ha parlato in un incontro della sua idea di cinema che preferisce le immagini ai testi, ma soprattutto ha approfittato per elogiare una delle figure a cui è più legato ovvero il regista Sergej Ejzenštejn, protagonista del suo ultimo film ambientato in Messico, che racconta i giorni che cambiarono profondamente il grande regista russo a contatto con la cultura messicana.

Bologna, 21 giugno 2017