Ad Acerra la Chiesa scende in campo con uno sportello di solidarietà per il lavoro.
Acerra. La Chiesa scende in campo con uno sportello di solidarietà per il lavoro, l’agricoltura e la prevenzione del gioco d’azzardo. Il vescovo Antonio Di Donna: «Non ci mettiamo al posto delle istituzioni, è un segno di speranza nell’alveo della carità»
di Raffaele Russo
La diocesi apre uno sportello di solidarietà sui temi del lavoro, dell’agricoltura e del gioco d’azzardo.
Da gennaio è attivo Job cafè, uno Sportello di segretariato sociale per intercettare bisogni di giovani e adulti del territorio, frutto della collaborazione tra il Progetto Policoro e l’Ufficio della pastorale per i problemi sociali e del lavoro. Tra gli obiettivi, l’accompagnamento e orientamento dei cittadini sui servizi, in collaborazione con la Caritas diocesana. Per il vescovo Antonio Di Donna «la Chiesa non intende mettersi al posto delle Istituzioni». Lo sportello, infatti, è solo «un segno di speranza nell’alveo della carità, un sostegno morale e uno stimolo alle Amministrazioni» perché «la Chiesa e il vescovo sono vicini a chi è senza lavoro e a chi crede nello sviluppo agricolo, e sostengono chi cade vittima della piaga dell’azzardo». Una delle preoccupazioni costanti del presule è proprio la conciliazione tra lavoro e sviluppo «giusto» e «rispettoso» della vocazione del territorio, per rispondere a disagi sociali sempre più drammatici.
Lo sportello ha il fine di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, supportare l’autoimprenditorialità, promuovere l’alternanza scuola-lavoro e la sensibilizzazione all’economia sociale e civile, ed è aperto i giorni dispari dalle ore 9,00 alle 13,00 con sede in Piazza Duomo ad Acerra.
Dentro Job Cafè, particolare attenzione sarà dedicata al mondo dell’agricoltura, con attività specifiche di ascolto e informazione, sostegno tecnico, amministrativo e morale a operatori e comuni cittadini sulle problematiche del settore, dell’ambiente e dell’alimentazione consapevole.
Altro servizio è l’informazione e la prevenzione del Gioco d’Azzardo, per aiutare vittime e familiari e promuovere il dialogo con insegnanti e operatori sociali specialmente quando si tratta di minori.
Acerra, 8 febbraio 2017